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cronaca

Pandemia, a Trapani sono passati 28 giorni senza nuovi contagi

Un periodo di 28 giorni, pari a due cicli di incubazione, senza che venga registrato alcun caso di contagio. Tanti ne servono all’Organizzazione mondiale della sanità per dichiarare conclusa una pandemia. E tanti ne sono trascorsi da quando è stato registrato l’ultimo caso a Trapani. Che diventa così la prima provincia italiana in cui è finita la pandemia.

Una notizia ottima e certamente attesa. Non certamente l’unica, se si pensa che a Crotone i giorni senza contagio sono 27, e quindi anche qui siamo a un passo dalla fine della pandemia, o che in tutta la Calabria da 4 giorni non si registra nemmeno un contagio, mentre in Sardegna ne sono trascorsi 3 dall’ultimo tampone positivo.

Rimane il fatto che nel Nord Italia si continuano a registrare contagi (solo oggi 47 in provincia di Torino, 38 a Milano) e che basta anche un solo positivo perché il conto alla rovescia ricominci da capo. Senza dimenticare che i dati sui contagi, forniti dalla Protezione civile, riguardano le persone sottoposte a tampone. Casi su soggetti asintomatici non testati, che quindi potrebbero cambiare i numeri sulla mappa, non rientrano nel computo.

Insomma, se quella di oggi resta una notizia positiva, la strada per dire addio al Covid-19 è ancora molto lunga.

Ultimi commenti
  • tourism in italy |

    bene per la mia siena, 11 giorni senza contagi

  • Francesco |

    La provincia di Barletta Andria Trani sulla mappa riporta un incremento di +269 in data 28 maggio e un totale di +652 contagi, notevolmente sballato. In realtà proprio oggi sono stati registrati 0 casi e scalati 2 dai database. Sempre dalla mappa, nel dettaglio ‘visualizza dati > full data’ , l’ordinamento per data non funziona correttamente.
    Suggerirei comunque di riportare questa interessante cartina nella sezione ‘Dati e Mappa’ dove tra l’altro riportate il dato corretto (-2) per la mia provincia.

  • Sergio |

    “Insomma, se quella di oggi resta una notizia positiva, la strada per dire addio al Covid-19 è ancora molto lunga”. Certo, se si ragiona in maniera globale. Ma non dovrebbe essere questa la maniera di ragionare. Se un territorio si è liberato da questa epidemia, questo risultato andrebbe tutelato e, piuttosto, si dovrebbe operare in modo da estenderlo, piano piano, ai territori limitrofi. Invece si sta agendo in senso inverso, con le aperture agli ingressi in Italia dall’estero senza alcun controllo, senza alcun tampone, senza alcuna app tracciatrice, senza alcuna quarantena, Una decisione ‘criminale’ che non può che avere come unico scopo quello di alimentare da fuori un’epidemia che in quasi tutta Italia si sta estinguendo. Così definisce il prof. Crisanti, l’epidemiologo che ha ‘salvato’ il Veneto, questo provvedimento: “E’ una follia. Senza nessun approccio per tracciare, controllare queste persone, verificare se sono infette rischiamo di mandare all’aria tutto il lavoro fatto finora. Lo trovo veramente irresponsabile”.

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