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economia

Esiste una correlazione tra il gioco d’azzardo e il reddito?

Da una parte la raccolta pro capite nel primo semestre del 2017, ovvero tutti i soldi puntati dagli italiani in tutti i giochi gestiti dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e forniti a InfoData24 dallo stesso ente. Dall’altra l’imponibile Irpef pro capite che emerge dalle dichiarazioni 2017, riferite ovviamente ai redditi 2016.

Disponibili, questi ultimi dati, in formato open sul sito del Mef. L’idea è quella di incrociarli su una mappa, così da individuare le zone in cui si gioca tanto ma si guadagna poco. Ovvero nelle quali coesistono imponibili inferiori alla media nazionale e raccolta dai giochi d’azzardo superiore. Il risultato è questo:

I filtri nella parte bassa dell’infografica permettono di concentrarsi su una singola regione o una singola provincia. La legenda mostra invece il significato dei colori. Nella categoria medio rientrano tutti i valori compresi nell’intervallo valore medio ± 10%.

Come si era visto analizzando esclusivamente la raccolta pro capite, non c’è una zona del Paese in cui si concentri in particolar modo la correlazione tra redditi bassi e raccolta alta. Ovvero i comuni il cui territorio è colorato di nero sulla mappa.

L’unica eccezione è forse rappresentata dal delta del Po, area che vede una quota pro capite di denaro puntato nei giochi d’azzardo superiore alla media nazionale. E che, allo stesso tempo, mostra anche un reddito più basso. Si può notare una concentrazione più significativa nel Lazio, in Campania e in Abruzzo. E, in misura minore, in Calabria e nel sud della Puglia.

Occorre, però, prestare attenzione anche alle tonalità di blu. La più scura è quella che affianca ad una raccolta alta un reddito intorno alla media. E sono diversi i comuni sparsi per la penisola in questa situazione. Mentre l’azzurro che colora la città di Roma e molte realtà della Lombardia è quella che vede una raccolta alta ed un reddito alto. Ovvero zone in cui si gioca molto ma nelle quali c’è anche il reddito per poterselo permettere. Ovviamente, parliamo di statistiche: sul piano dei singoli il discorso è più complesso. Ma chiaramente non può emergere da questi dati.