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economia

Gli scambi globali sono tornati ai livelli pre-crisi ma l’export italiano recupera a fatica

Gli ultimi dieci anni di storia del commercio estero mondiale si dividono grosso modo in due parti: prima e dopo il 2011. L’Italia da che parte sta? Dopo il tracollo del 2009, infatti, nel giro di due anni gli scambi globali sono sì tornati ai livelli pre-crisi, ma solo come valore aggregato globale. I singoli Paesi, invece, si sono divisi in due squadre: quelli che hanno recuperato e quelli che non ci sono riusciti. L’Italia è stata fra i secondi.
È questo il neo più grosso, se si guarda alla storia del commercio estero italiano degli ultimi dieci anni comparandolo con le sorti dei suoi competitor storici sullo scacchiere globale – la Germania e la Francia – e con i destini dei due big player planetari, cioè gli Usa e la Cina. Perché per il resto, per una volta, il nostro Paese non è andato male. Ha mantenuto un posto nella top ten dei maggiori esportatori. Dopo la botta del 2009 ha visto risalire i propri volumi di export. E ha saputo riposizionarsi quanto basta verso quei mercati dove la domanda stava crescendo di più, emergenti – come la Cina e il Sud-Est asiatico – oppure avanzati che fossero, come gli Stati Uniti.

Articolo sul Sole 24 Ore del 23 gennaio 2017