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Industria 4.0, in Germania attesi 400mila posti di lavoro. Italia in ritardo

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La Germania ha anticipato tutti (nel 2011), poi è stata la volta di Usa e Danimarca (2012) e a seguire Australia, Belgio (2013), Svezia, Regno Unito, Olanda (2014), Giappone, Corea del Sud, Cina, India, Canada, Francia: così nella geografia dell’Industria 4.0, la cosiddetta quarta rivoluzione industriale dettata dalla digitalizzazione dei processi produttivi, l’Italia resta nelle ultime posizioni.
La prima sintesi dell’indagine conoscitiva avviata dalla commissione Attività produttive della Camera conferma il ritardo e l’urgenza di uno scatto in avanti, proprio mentre il nuovo ministro dello Sviluppo economico promette di aggiornare e lanciare il piano preparato dal governo nei mesi scorsi e ancora congelato. ….  Secondo Boston Consulting Group, l’applicazione di Industry 4.0 può muovere fino all’1,1% di Pil tedesco e 400mila nuovi posti di lavoro, determinando nei prossimi 15 anni un incremento della produttività tra il 5 e l’8%. Importare, adattandolo al nostro sistema, il modello in Italia potrebbe valere (stime Roland Berger) un incremento del valore aggiunto del manifatturiero di circa 40 miliardi in dieci anni.
Articolo tratto da pagina 10 del Sole 24 Ore del 24 maggio 2016