Sentinel-4 ha aperto gli occhi sull’aria che respiriamo l’8 ottobre 2025 il nuovo sensore dell’Agenzia Spaziale Europea ha inviato le sue prime immagini mostrando come si muovono gli inquinanti sopra l’Europa e il Nord Africa in tempo quasi reale è la prima volta che un satellite in orbita geostazionaria a 36mila chilometri di altezza riesce a fornire dati orari sulla qualità dell’aria la missione fa parte del programma europeo Copernicus ed è ospitata a bordo del Meteosat Third Generation Sounder il cuore del sistema è un sensore ultravioletto-visibile-infrarosso capace di osservare tre inquinanti chiave il diossido di azoto (NO₂) il diossido di zolfo (SO₂) e l’ozono troposferico (O₃).
La prima immagine raffigura il biossido di azoto troposferico con chiari punti caldi di inquinamento visibili lungo la costa mediterranea e sulla Pianura Padana.
Le concentrazioni di NO₂ più elevate compaiono sulla Pianura Padana e lungo la costa mediterranea a ricordare la densità di traffico e attività industriali mentre l’ozono mostra un gradiente netto con valori più alti sopra i Balcani e la Grecia e più bassi sul Baltico
È importante notare che Sentinel-4 non può misurare il biossido di azoto su aree coperte da nubi, motivo per cui l’immagine non mostra le concentrazioni in alcune aree della mappa. L’immagine qui sotto mostra la copertura nuvolosa in quel momento.
Le immagini sono state elaborate dal German Aerospace Center (DLR) dall’Institute of Environmental Physics dell’Università di Brema e dal Royal Belgian Institute for Space Aeronomy a differenza dei satelliti in orbita polare che sorvolano una regione solo due volte al giorno Sentinel-4 osserva la stessa porzione di atmosfera ogni ora permettendo di seguire l’evoluzione delle concentrazioni inquinanti quasi in diretta un passo avanti per il servizio europeo di monitoraggio dell’atmosfera (CAMS) che potrà integrare questi dati nei modelli previsionali”


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