Itiner-e, mappa digitale delle vie romane, ricostruisce 300 mila chilometri di strade dell’Impero e trasforma il browser in un atlante storico interattivo. Il progetto, open source, è stato sviluppato da un team internazionale di ricercatori guidati dall’archeologo danese Tom Burghmans e comprende le arterie principali e secondarie dei 40 territori che duemila anni fa componevano l’Impero romano. Ogni tratto include nome antico, datazione e informazioni sul costruttore. Nel dataset entrano la Via Claudia Augusta, la Via Appia, la Via Egnatia e l’intera rete delle viae publicae, con la possibilità di sovrapporre confini e viabilità moderna per un confronto geografico immediato. Una versione beta incorpora anche le rotte marittime del Mediterraneo romano.
La logica è quella della navigazione contemporanea: l’utente può scegliere origine e destinazione, mentre l’algoritmo calcola percorso più rapido e tempi stimati. Cambia solo il parco mezzi: a piedi, a cavallo, in carro o con un mulo. Inserendo Tridentium (Trento) e Bauzanum (Bolzano) si ottiene un tempo di percorrenza di 29 ore con un carro e 10 ore a cavallo lungo i 56 chilometri della Claudia Augusta. Una misura che espone, per contrasto, la compressione moderna del tempo: Google Maps oggi stima 48 minuti in automobile, traffico permettendo.
Il portale è accessibile su itiner-e.org, dove la ricostruzione diventa una lente temporale capace di far emergere continuità e mutazioni della geografia europea. Una mappa che non indica solo come si viaggiava, ma anche quanto la struttura economica e amministrativa romana fosse dipendente da una rete infrastrutturale capillare che oggi possiamo rileggere come dataset, quasi fosse la matrice originaria delle nostre mappe digitali..
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