La democrazia, ovvero il sistema politico in cui la sovranità è esercitata dal popolo è probabilmente la forma di governo, finora attuata, universalmente ritenuta migliore.
L’esercizio di potere da parte dei cittadini, sia esso realizzato in maniera diretta o indiretta, non potrà mai garantire l’applicazione di una democrazia perfetta, che rimane un mero sistema ideale e ci lascia in presenza di una forma democratica imperfetta, la quale però rimane il sistema più vicino a quello di governo ideale, in quanto a termini di partecipazione popolare, rappresentatività e uguaglianza.
In generale, nel mondo, la democrazia viene considerata la migliore forma di governo possibile, ma negli ultimi anni si sta assistendo a un aumento di cittadini non soddisfatti di come la sovranità popolare venga esercitata. All’incirca, nel 2024 meno del 40% dei cittadini intervistati afferma di essere soddisfatto di come la democrazia sia applicata nel proprio paese, mentre nel 2021 era circa il 50% la quota di individui soddisfatti.
Le riduzioni più significative di cittadini che apprezzano l’attuale stato democratico appartengono a Canada (-14%), Germania (-11%), Grecia (-10%), Corea del Sud (-17%), Regno Unito (-21%) e Stati Uniti (-10%).
Nel 2024, è il Perù il paese che detiene il maggior numero di insoddisfatti.
Un dettaglio interessante riguarda l’Europa: c’è molta eterogeneità nei sentimenti dei cittadini. Infatti, se il 75% degli intervistati in Svezia si dichiara soddisfatto della democrazia, è solamente il 22% la quota degli intervistati greci che è della stessa opinione. Lo stesso discorso si applica alla regione asiatica: India e Singapore registrano rispettivamente il 77% e l’80% di intervistati soddisfatti, mentre il Giappone solamente il 31%.
Spesso, sembra che la fiducia nella democrazia sia spesso legata all’andamento del paese stesso: chi giudica negativamente gli aspetti economici del proprio paese, tenderà a considerare alla stessa maniera anche gli aspetti democratici.
Un altro fattore importante sembra quello relativo all’istruzione: in otto paesi – Argentina, Cile, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Spagna e Stati Uniti – sembra che individui con meno istruzione tendano a essere meno soddisfatti della democrazia, rispetto a quelli con livelli di istruzione più elevati.
La democrazia perfetta non esiste e le attuali forme applicate nei vari paesi del mondo si riducono a una sua forma imperfetta; i cittadini sembrano non essere soddisfatti di come i principi democratici vengono utilizzati e il sentimento è peggiorato dal 2021 a oggi.
Il fenomeno è caratterizzato orizzontalmente a diversi ceti sociali, fasce d’età e aree geografiche, le quali evidenziano diverse eterogeneità al loro interno.
In vista dei referendum che si terranno in Italia, a giugno, alcuni partiti politici hanno dichiarato di astenersi, aumentando le probabilità che i cittadini a loro supporto non si rechino alle urne, impedendo forse il raggiungimento del quorum. Nonostante l’astensionismo sia tutelato dalle regole democratiche e liberali e sia esso stesso una sorta di forma di voto, la rappresentatività di alcuni cittadini e i cambiamenti che i referendum volevano portare potrebbero venir meno.
La democrazia rimane quindi la migliore forma di governo avuta fino a oggi, ma non è sicuramente esente da lacune, che negli ultimi anni iniziano a pesare e a mutare l’opinione dei cittadini su tale sistema politico.
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