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Nba, tutto quello che c’è da sapere sui playoff di quest’anno – Parte 2

 

 

Nei grafici che sopra, partendo dallo scatter plot è rappresentata la distribuzione dei giocatori (con almeno 20 partite disputate e 15 minuti di media) per quanto riguarda la media delle stocks sull’asse Y messa a confronto con la media dei canestri da tre punti realizzati, tenendo conto anche dei minuti giocati (gradiente dal verde al blu e dimensione crescente in funzione del crescere dei minuti).
Nell’istogramma invece è riportata la top 20 per quanto riguarda le stocks, ripartita fra palle rubate (giallo) e stoppate (arancio).

GRAFICO DA INSERIRE SENZA SPAZIATURE LATERALI

Entrambi i grafici raccontano una storia che numericamente colloca “Wemby” in una zona davvero elitaria come dimostra il valore di 4,8 stocks generato dalla combinazione di 1,2 recuperi e ben 3,6 stoppate ad allacciata di scarpe; il secondo di questi valori costituisce – per distacco – il miglior valore stagionale dell’intera NBA.

I giocatori che seguono (seppure staccati) in fatto di stocks sono Anthony Davis (3,5) dei Lakers e Daniel Gafford (3,0) in forza ai Dallas Mavericks, ma in entrambi i casi siamo in presenza di due atleti che non si avvicinano offensivamente parlando alla duttilità balistica di Wembanyama se si confrontano le medie di tiri da tre punti segnati.

Il giovane francese segna infatti 1,8 triple per gara, mentre gli altri due si fermano rispettivamente a 0,4 (Davis) o neanche portano contributo in tal senso (Gafford), sintomo che se si cerca nel perimetro dei protagonisti difensivi è davvero improbabile avere una controparte da tiratore così importante.

Intendiamoci: Anthony Davis è un giocatore meraviglioso e, per certi versi, benchè più “basso”, se lo si pensa negli anni di Kentucky o nei primi tempi da professionista, si può notare una certa somiglianza con Wembanyama ma è innegabile che quello che si è visto fare dal francese è qualcosa di davvero senza precedenti.

Rimanendo sempre sulla stella dei Lakers, i numeri che ha prodotto sono figli di un minutaggio assolutamente degno di nota (specie per lui che negli ultimi anni ha avuto problemi di tenuta fisica) che si assesta oltre i 35 minuti a partita, praticamente sei in più rispetto al rookie degli Spurs che non arriva ai 30.

Spesso, si tende ad utilizzare la proiezione sui 36 minuti (che corrispondo a tre quarti da dodici minuti) come riferimento per normalizzare le medie statistiche e, se si utilizzasse questo paradigma, i numeri del talento francese diventerebbero ancora più significativi: 5,8 stocks e 2,2 triple segnate a partita.

Basterebbe prendere come riferimento il gruppo di giocatori che segnano oltre 2,2 tiri da tre punti a partita per accorgersi di come non ci sia nessuno che superi il muro delle 2,5 stocks, praticamente la metà di quelle che fa registrare Wembanyama.

Siamo quindi di fronte ad un vero fenomeno che pare destinato a grandi cose ma che già dalla prima stagione si è preso la libertà di frantumare alcuni record (di cui gli americani sono veramente ghiotti anche nel trovare) e che per completezza vi lasciamo così che possiate chiedervi se state leggendo le gesta di un giocatore NBA o di un personaggio creato ad arte per giocare ad NBA 2K:

  • Il giocatore più giovane nella storia della NBA ad aver giocato una partita con almeno 40 punti e 20 rimbalzi
  • L’unico giocatore nella storia della NBA ad aver segnato più di 1500 punti, fornito più di 250 assist, registrato più di 250 stoppate e realizzato più di 100 triple in una stagione.
  • Il giocatore che ha raggiunto più di 1000 punti, più di 500 rimbalzi e più di 150 stoppate nel tempo più veloce (1423 minuti).
  • Il giocatore più giovane nella storia della NBA a concludere una partita con cinque o più punti, assist, rimbalzi, stoppate e palle recuperate.
  • Il giocatore più giovane a registrare una partita con 20 punti e 20 rimbalzi.
  • Il giocatore più giovane a realizzare una tripla doppia (almeno dieci in tre diverse voci statistiche) con le stoppate.
  • Il giocatore più giovane a registrare una tripla doppia senza palle perse.
  • L’unico giocatore nella storia della NBA con una media di 20+ punti, 10+ rimbalzi, 3+ stoppate e almeno una tripla a partita.
  • L’unico giocatore nella storia della NBA con più di 250 stoppate, più di 250 assist e più di 100 triple in una stagione.
  • Secondo nella storia della NBA ad avere cinque o più stoppate e palle recuperate in partite consecutive, dopo Michael Jordan che fu il primo.
  • Secondo nella storia della NBA a segnare 25 o più punti con cinque o più rimbalzi, stoppate, palle recuperate e assist in una singola partita, con Hakeem Olajuwon il primo a riuscirci.