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economia

Lavoro, il costo medio orario in Italia è ancora sotto la media dei Paesi Ue

Si stima che nel 2023 il costo medio del lavoro nei Paesi dell’Unione Europea sia stato pari a 31,8 euro all’ora (in leggero aumento rispetto al 2022, quando era a 30,2 euro orari). In Italia la quota è al di sotto della media europea, parliamo di 29,8 euro orari. Retribuzione che è rimasta quasi stazionaria rispetto al 2022, quando era pari a 29,4 euro orari. Sono queste le evidenze espresse nei dati più recenti dell’Eurostat, l’Istituto di statistica europeo, che parlano di un mercato del lavoro che solo in alcune aree del vecchio continente ha visto concreti miglioramenti, rimanendo pressappoco invariato in tutti gli altri Paesi.

 

Ma qual è il Paese UE con la paga oraria più alta? E quale Paese ha le retribuzioni orarie minori? Si potrebbe dire che gli estremi sono in Bulgaria, dove troviamo il costo orario del lavoro più basso (in media appena 9,3 euro), e in Lussemburgo, dove invece è presente la retribuzione oraria più alta (parliamo di 53,9 euro). Una così ampia discrasia non è del resto anomala, considerando che i costi medi orari del lavoro presentano notevoli divari tra i Paesi dell’UE. Infatti, oltre alla Bulgaria, ci sono diversi Paesi che presentano un costo esiguo rispetto ad altri membri UE, come ad esempio la Romania (11 euro orari) e l’Ungheria (12,8 euro orari). Nei gradini più alti troviamo invece la Danimarca (con 48,1 euro orari) e il Belgio (47,1 euro).

 

 

Bisognerebbe poi fare una precisazione in termini di categoria di attività. Infatti, secondo le stime dell’Istituto, il costo orario del lavoro nell’industria è stato di 32,2 euro, mentre nei servizi il costo è stato pari a 31,8 euro e nel settore delle costruzioni è stato, invece, di 28,5 euro. In Italia, guardando alle stime retributive orarie per categoria di lavoro, spiccano le attività finanziarie (con ben 53,5 euro all’ora), diametralmente opposte alle attività della ristorazione e della ricezione, che presentano un costo orario medio pari a 19,7 euro. Tuttavia, nell’ultimo gradino troviamo i servizi amministrativi, con soli 19,3 euro orari.

 

Nonostante le evidenti differenze riscontrabili tra Paesi e per categoria di lavoro, la prospettiva generale è in miglioramento (seppur timido e circoscritto). Del resto, il costo orario del lavoro è aumentato del 5,3% nell’UE tra il 2022 e il 2023.Inoltre, all’interno dell’euro-area, il costo orario del lavoro è aumentato in tutti i Paesi. Gli aumenti maggiori sono stati registrati in Croazia (+14,2%), Lituania (+12,4%) ed Estonia (+11,7%). In Italia l’aumento è stato di appena un punto percentuale.