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finanza

Amazon, Google, Meta e il Big Tech quanto spendono in ricerca e sviluppo

Duecentoventidue miliardi di dollari. Una cifra che appare gigantesca ma che, come vedremo, rappresenta solo una percentuale – per quanto importante – di un numero ancora più grande, specie se lo si vede in chiave di investimento per il futuro. Partiamo col dire che quei 222 miliardi di dollari corrispondono a quanto è stato speso in fatto di ricerca e sviluppo nel solo 2022 da parte delle top 10 aziende listate al Nasdaq per quanto riguardo la capitalizzazione di mercato.

Come anticipato, la somma in questione, oltra ad essere decisamente ingente, appartiene a realtà di carattere multinazionale e che rappresentano il top dell’economia mondiale, di stampo quasi prettamente tecnologico.

Ad ogni modo, sulla base dei numeri riproposti da VisualCapitalist, è interessante notare come l’incidenza dell’investimento sull’R&D (Research & Development) non è necessariamente omogeneo tra le dieci aziende censite e, oltretutto, vari anche in funzione del fatturato complessivo.

Nel grafico che segue il dato dell’investimento in ricerca e sviluppo è rappresentato (ed ordinato in maniera decrescente) in blu in corrispondenza delle barre interne dell’istogramma di destra ed esprime l’incidenza percentuale – indicata in verde nel grafico di sinistra – rispetto al fatturato totale delle aziende che viene poi indicato nelle barre esterne dell’istogramma di destra col colore arancione.
In altre parole, i valori assoluti di investimento e fatturato sono confrontati sulla destra, mentre il loro rapporto è riportato sulla sinistra, così da poter apprezzare entrambi gli aspetti numerici.

 

Scorrendo la lista delle dieci aziende partendo dal punto di vista dell’investimento assoluto, Amazon guida la graduatoria con oltre 73 miliardi di dollari che corrispondono quasi alla somma che si ottiene sommando i valori delle due società piazzate al secondo e terzo posto, vale a dire Alphabet (la holding che fa capo a Google, per chi non ne fosse già a conoscenza) e Meta (che controlla Facebook, Instagram e WhatsApp su tutti), rispettivamente coinvolte in ricerca e sviluppo per 39,5 e 35,3 miliardi.

In quarta e quinta posizione compaiono Apple e Microsoft con 27,7 e 26,6 miliardi, andando a chiudere la parte alta della top 10 che si distacca nettamente dalle altre cinque aziende, come appare evidente dal valore della sesta classificata (Nvidia) pari a 7,3 miliardi che precede Broadcom (4,9), ASML (3,3), Tesla (3,1) e PepsiCo (0,8).

A prescindere però dal valore investito, non si può fare a meno di osservare come la percentuale sul totale del fatturato cambi da azienda ad azienda oppure assuma un carattere differente se relazionata al volume dei ricavi.

Curiosamente, le prime due multinazionali che compaiono nella top 10, benchè aventi una il fatturato doppio rispetto all’altra (Amazon nell’ordine dei 520 miliardi di dollari, Alphabet nei dintorni dei 280), condividono lo stesso 14% di incidenza, del tutto allineato con altre tre società che presentano ricavi minori ed in particolar modo in due casistiche (Broadcom 14% su un totale di circa 35 miliardi e ASML 15% su poco più di 22) a cui si aggiunge Microsoft (13%), decisamente più vicina ai numeri delle big.

Ci sono poi due outlier superiori come Meta ed Nvidia, nettamente al comando della graduatoria “in verde”, con valori percentuali che nel caso del colosso fondato da Mark Zuckerberg toccano addirittura quota 30, probabilmente per via di Reality Labs, il dipartimento inizialmente concentrato sul metaverso e che adesso si sta prevalentemente concentrando sull’intelligenza artificiale generativa.

Per quanto riguarda invece Nvidia, leader mondiale per il computing e soprattutto per i processori grafici del mercato videoludico e professionale, il 27% di investimento sul fatturato del 2022 rappresenta solo un altro passo nella direzione dell’R&D che ha visto il dato crescere del 34% rispetto l’anno precedente.

Un po’ a sorpresa, tra i nomi più noti, il 7% di Apple risulta quello con meno spinta verso l’innovazione, chiudendo complessivamente all’ottavo posto pur a fronte di un investimento in ricerca e sviluppo pari a 27,7 miliardi di dollari che di certo non sono spicci ma che vanno comunque riparametrati sulla base dei quasi 400 miliardi di ricavi del 2022.

Se siete familiari con l’ambito tecnologico, sicuramente non sarà passato inosservato il crollo dei prezzi dello scorso anno relativo alle azioni di alcune grandi rappresentati del settore, eppure molte di queste, come detto hanno aumentato il budget dedicato all’R&D.

Anche a fronte dei numerosi licenziamenti (avvenuti all’inizio del 2023 su scala globale) che si stimano nell’ordine degli oltre quarantamila se si sommano Amazon, Alphabet e Microsoft, l’attenzione verso l’innovazione è qualcosa che non ha visto alcuna frenata e che – a maggior ragione – per ottenere il maggior ritorno di investimento possibile è solo destinato ad aumentare.

Giusto per dare un quadro un po’ più ampio sull’orizzonte temporale, con i numeri del passato, è stato stimato che tra il 2000 ed i 2020 la spesa globale in ricerca e sviluppo sia più che triplicata, arrivando a toccare quasi 2,5 triliardi di dollari.

Al futuro, o all’intelligenza artificiale di vostra preferenza, lasciamo la previsione per i prossimi vent’anni che si preannunciano già all’insegna di queste tematiche, destinate probabilmente a farla da padrone sul fronte economico del panorama globale.

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