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cronaca

Il riciclo e la gestione dei rifiuti in Europa. In cinque grafici

Articolo di Davide Mancino
Visualizzazioni dati a cura di Federica Fragapane

Sappiamo che il Green Deal europeo dà priorità alla transizione verso pratiche sostenibili. Che l’Europa crede moltissimo nell’economia circolare e sta ponendo base per un nuovo paradigma di green economy. La direttiva quadro sui rifiuti è il principale strumento legislativo per la gestione e il trattamento dei rifiuti nell’Ue. L’accento è posto sulla prevenzione dei rifiuti mentre la discarica è considerata l’ultima risorsa. Per conformarsi agli obiettivi della direttiva, gli Stati membri dell’UE devono implementare misure che affrontino specifici obiettivi di riciclaggio entro determinati tempi.
Ciò premesso l’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) che è un organismo dell’Ue ha messo a disposizione tramite Eurostat dati in formato aperto sul riciclaggio, sui rifiuti urbani o di imballaggio . Un dataset interessante da monitorare è quello che mostra gli obiettivi di riciclaggio dei rifiuti urbani e di imballaggio, con una suddivisione disponibile per diversi tipi di materiali. L’Ue ha stabilito obiettivi di riciclaggio per i prossimi anni: entro il 2025, in ogni Stato membro, almeno il 55% dei rifiuti municipali dovrebbe essere riciclato o preparato per il riutilizzo. Questa percentuale dovrebbe aumentare al 60% entro il 2030 e al 65% entro il 2035. L’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA) fornisce dati utili sul riciclaggio, come quelli sui rifiuti municipali o da imballaggio. Secondo Eurostat, nel 2020 i paesi dell’UE-27 hanno prodotto oltre 2 miliardi di tonnellate di rifiuti. Anche un piccolo aumento nel tasso di riciclaggio rappresenta una grande quantità di materiale riutilizzato che non finisce in discarica.

Molti paesi, come Belgio, Germania, Italia e Spagna, hanno già raggiunto o sono molto vicini all’obiettivo di riciclaggio del 2030 per i rifiuti da imballaggio. Per quanto riguarda i rifiuti municipali, la media dell’UE-27 è quasi raddoppiata dal 27,3% nel 2000 al 49,6% nel 2021. Ad esempio, la Germania ricicla il 71,1% dei suoi rifiuti, mentre la Slovenia ha visto un incredibile aumento del suo tasso di riciclaggio dal 6% nel 2000 al 60% attuale.

 

Sul portale data.europa.eu trovate tutti i dataset sul riciclaggio. Nota,  i dati 2021 sul tasso di riciclaggio dei rifiuti urbani di Eurostat non erano ancora disponibili per i seguenti paesi: Bulgaria, Irlanda, Grecia, Italia e Austria. Per i rifiuti di imballaggio non erano disponibili dati per i seguenti paesi: Bulgaria, Grecia, Croazia e Polonia. In entrambi i casi, 

 

Dal 2018 al 2021, la quantità media di rifiuti urbani misurata per abitante è cresciuta nell’UE. Tuttavia, le tendenze possono differire da uno stato all’altro. Ad esempio, sebbene i rifiuti urbani per abitante siano aumentati nella maggior parte dei paesi dell’UE, sono diminuiti a Malta, Cipro, Spagna e Romania.
In termini assoluti, i rifiuti urbani per abitante sono stati più alti in Austria, Lussemburgo, Danimarca e Belgio, mentre sono stati più bassi in Spagna, Lettonia, Croazia e Svezia.
I paesi più ricchi tendono a generare più rifiuti per abitante. Ma dove vanno a finire i rifiuti? 

 

Come  scrive il Parlamento europeo, nel 2020, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi terzi hanno raggiunto i 32,7 milioni di tonnellate. La maggior parte dei rifiuti esportati al di fuori dell’UE è costituita da rottami di metalli ferrosi e non ferrosi, nonché rifiuti di carta, plastica, tessili e vetro. Le esportazioni dell’UE di rottami di metalli ferrosi e rifiuti di vetro sono destinate principalmente ai Paesi membri dell’OCSE, mentre quelle di rottami non ferrosi, rifiuti di carta, rifiuti di plastica e rifiuti tessili sono destinate principalmente a paesi non membri dell’OCSE. L’UE esporta anche parte dei suoi rifiuti. Nel 2021, le esportazioni di rifiuti dell’UE verso paesi non appartenenti all’UE hanno raggiunto le 33 milioni di tonnellate. Ciò rappresenta un aumento del 77% rispetto al 2004.
La maggior parte dei rifiuti esportati al di fuori dell’UE è costituita da rottami metallici ferrosi e non ferrosi, nonché da rifiuti di carta, plastica, tessuti e vetro. Le esportazioni dell’UE di rottami metallici ferrosi e rifiuti di vetro vanno principalmente verso paesi membri dell’OCSE, mentre quelle di rottami non ferrosi, rifiuti di carta, plastica e tessuti vanno principalmente verso paesi non membri dell’OCSE.