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tecnologia

Cosa è la solitudine digitale? La relazione del Garante della privacy in cinque numeri

“La solitudine è la condizione prima della totale sottomissione“. Cita Michel Foucault il presidente dell’Autorità per la privacy, Pasquale Stanzione, nella sua relazione annuale davanti al parlamento. Un discorso forte di quelli che non si sentivano da tempo: “Dalla bioetica all’intelligenza artificiale, dai poteri privati delle piattaforme al cyberbullismo; dai discorsi d’odio all’oblio; dagli invisibili digitali della gig economy alla telemedicina: in tutti questi ed altri contesti il Garante fornisce il proprio contributo, a tutela di chi viva la solitudine digitale come soggezione all’altrui potere.

Il 2022 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale. Particolare attenzione è stata posta all’uso dei dati biometrici e al diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale. Come Info Data proviamo a scegliere cinque numeri della sua relazione per sintetizzare i punti salienti della sua relazione nell’anno in cui ha celebrato il 25° anniversario della sua istituzione e dell’introduzione in Italia della normativa sulla privacy.

9,5 mln

Quanto ha riscosso il Garante? Nel 2022 il Garante per la privacy ha adottato 442 provvedimenti collegiali. Ha risposto a 9.218 reclami e segnalazioni, reso 81 pareri, assunto 317 provvedimenti correttivi e sanzionatori, riscuotendo 9,5 milioni di sanzioni.

140

Le ispezioni triplicate.  Le ispezioni effettuate sono state 140, quasi triplicate rispetto a quelle dell’anno precedente in cui ancora si subiva l’impatto dell’emergenza pandemica, in particolare in ambito di telemarketing, cloud pubblico, siti web ed uso dei cookie, videosorveglianza, anche sul posto di lavoro.

20 mln

La multa a Clearview?  Il 2022 ha visto una serie di interventi centrati sulle grandi questioni legate alla tutela dei diritti fondamentali delle persone nel mondo digitale. Particolare attenzione è stata posta all’uso dei dati biometrici e al diffondersi di sistemi di riconoscimento facciale. In questo ambito, in particolare, l’Autorità ha sanzionato per 20 milioni di euro la società statunitense Clearview, vietando l’uso dei dati biometrici e il monitoraggio degli italiani.

1351

Il fronte della cybersecurity. Nel 2022 l’Autorità ha avviato la collaborazione con la Agenzia nazionale per la sicurezza con la quale è stato firmato un protocollo di intesa. Ben 1351 i data breach notificati da soggetti pubblici e privati.

 2 mln

La multa a Clubhous. Per quanto riguarda il caso Chatgpt, l’intervento del Garante ha consentito di indirizzare lo sviluppo di questa forma di intelligenza artificiale generativa in una direzione compatibile con la tutela delle persone, specie se minori. Fondamentale anche lo stop nei confronti del chatbot Replika, una sorta di amico virtuale, che presentava troppi rischi per i minori e le persone emotivamente fragili. Con 2 milioni di euro di multa il Garante ha poi sanzionato Clubhouse, il social delle chat vocali.

Sa segnalare infine le sue parole sul fronte del social e del metaverso.  Stabilire la soglia di accesso autonomo dei minori alla rete è un “tema cruciale per impedire i rischi della ‘solitudine digitale’ e, quindi, dell’esposizione del minore a contenuti potenzialmente lesivi per lo sviluppo della sua personalità, senza neppure la mediazione degli adulti di riferimento“.  Quanto al metaverso solo un richiamo: Rischi non meno trascurabili pone il metaverso, destinato ad avere implicazioni dirimenti sulla società e sulla stessa antropologia contemporanea”, aggiunge il presidente del Garante privacy, sottolineando che rispetto al metaverso “andranno adottate tutte
le misure necessarie ad impedire un’eccessiva dipendenza, soprattutto dei giovani, da questa dimensione quasi onirica, capace di alienarli dalla realtà e di svincolarli dal rapporto con essa, proiettandoli nello spazio dell’infinitamente possibile“.