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Banche dati di immagini, pagine web e testi online: chi sta istruendo l’AI generativa?

Chi te lo ha detto? O per essere più puntuali: dove l’hai imparato, che poi è una variante più corretta. Dobbiamo chiedercelo tutti più spesso quando giochiamo, lavoriamo o semplicemente ci affidiamo all’intelligenza artificiale generativa. Il primo a domandarselo sarà il giudice anzi i giudici che sono stati chiamati in queste ultime settimane a giudicare confine e regole dell’intelligenza generativa.

E poi ce n’è anche per ChatGpt, la più celebre di tutti che è stata accusata di sottopagare chi visiona ed etichetta contenuti violenti per ripulire i risultati dell’algoritmo. Il che ci riporta al punto di prima. Come imparano e cosa sono questi strumenti? Proviamo a rispondere in modo semplice

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Per approfondire.

La disuguaglianza è inevitabile? Il modello Yard-sale spiegato con i grafici

“Con ChatGpt (e non solo) ho progettato una start up di giornalismo dei dati””

ChatGpt, Vall-e l’Ai generativa di Microsoft