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cronaca

Tornano a crescere gli incidenti, 2875 morti nel 2021, +20% rispetto al 2020. Cosa succede sulle strade italiane?

 


Sono molti, troppi i morti per le strade italiane. Nel 2021 si è arrivati a quota 2.875, +20% rispetto all’anno precedente. Parliamo di 8 vittime al giorno. E il numero degli incidenti? Più di 150 mila, con un incremento del +28,4% rispetto al 2020. I feriti, invece, raggiungono i 204’728 (+28,6%). Numeri che indicano un aumento diffuso, omogeneo tra tutti gli utenti della strada, fatta eccezione per gli autisti di autocarri, che diminuiscono rispetto al 2019.

Questo è quanto si legge nell’ultimo rapporto Istat sugli incidenti stradali in Italia. Ma cosa sta accadendo sulle nostre strade? La situazione pandemica e le misure per contenerla hanno influenzato l’andamento dell’incidentalità stradale? Scopriamolo con alcuni grafici.

I numeri. 

Partiamo dal dato attinente alla tipologia di strada percorsa. Le vittime e gli infortunati aumentano su tutti gli ambiti stradali, ma, confrontando il 2021 con il 2020, rimangono ancora sotto i livelli pre-pandemia. Le variazioni più significative rispetto all’anno precedente, si registrano soprattutto sulle autostrade, dove le vittime crescono del +26,2%, seguono le strade extraurbane (+19,8%) e quelle urbane (+19,1%).

Quali sono i comportamenti sbagliati più sanzionati alla guida? Nel 2021, a quanto pare, è la guida spericolata (superando i limiti di velocità). Rappresenta infatti il 36% del totale. Diminuiscono, invece, le sanzioni per mancato uso delle cinture di sicurezza, dei sistemi di ritenuta per bambini e per mancato uso del casco. Rimane elevato il numero di sanzioni per uso improprio di dispositivi in auto, in particolare dello smartphone.

 La zona dove avvengono più incidenti? La provincia di Roma, con più di 14 mila incidenti, si guadagna il primato nero del 2021. Di questi, nella capitale, se ne segnalano quasi 10 mila. La seconda in classifica è la provincia di Milano, che ne conta 11 mila. Nella sola città meneghina, invece, sono poco più di 7 mila. Terzo posto per la provincia di Torino, con 5 mila incidenti all’attivo. Ma in questo caso, nella città sabauda, sono meno di 3 mila.

Tuttavia, i numeri cambiano notevolmente rispetto al periodo pre-pandemia. Andiamo a capire come e perché.

Gli effetti del Covid-19. 

 

La pandemia (e le misure adottate per contenerla) hanno condizionato i volumi e l’andamento del traffico, come anche il profilo di mobilità degli italiani. Basti pensare al perdurare dell’utilizzo dello smart working che ha ridotto il flusso di lavoratori negli spostamenti sistematici tra casa e lavoro.

Sulla rete autostradale, le percorrenze medie annue dei veicoli, riportano un aumento su anno del 23%. Ciononostante, sono ancora inferiori dell’11% rispetto al 2019. Ma quale classe di vettura ha visto un vero divario numerico rispetto al periodo precedente? Le variazioni più marcate, a quanto pare, riguarda i veicoli leggeri (+26% sul 2020 e -14,5% sul 2019), mentre per i veicoli pesanti, che anche nel 2020 avevano assicurato il trasporto delle merci sulle strade, si registrano aumenti del 15% sul 2020 e dell’1% sul 2019. Questo si traduce in una maggiore possibilità di avere un incidente rispetto al 2020 (minore rispetto al 2019). Si potrebbe dire che successivamente alla comparsa del Covid-19 è stata aumentata la possibilità di esercitare lo smart working da parte dei lavoratori, assottigliando la mobilità nei periodi di tempo più adoperati della circolazione (specie nelle grandi città).

In conclusione

I grandi numeri non fanno ben sperare. Il costo sociale degli incidenti stradali rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, ammonta a 16,4 miliardi di euro nel 2021 (0,9 % del Pil nazionale). Inoltre, guardando alla condizione generale del vecchio continente, il tasso di mortalità stradale (morti per milione di abitanti) si attesta a 44,7 nella UE. Il nostro Paese è a quota 48,5, quindi nettamente superiore al confronto. Senza poi contare che per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi. L’auspicio è che dunque tali prerogative vengano rispettate, consapevoli del dramma che si spende giornalmente sulle nostre strade.