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Perché a Google e Apple non piace il Digital Markets Act europeo

Non lo dicono apertamente ma lo giudicano punitivo. E forse anche inutile. A Facebook, Apple, Google e un po’ a tutte le piattaforme digitali di grandi dimensioni che sono nate fuori dall’Europa il Digital Markets Act non è piaciuto per niente.

Una volta che sarà entrato in vigore in ottobre, le grandi aziende tecnologiche saranno costrette a pagare fino al 20% delle entrate globali per reati ripetuti e rischieranno persino di essere smantellate. L’intento europeo è piuttosto lineare: rivedere il proprio modo di concepire il monopolio, limitare lo strapotere delle piattaforme digitali e contribuire a fare nascere una industria tecnologica europea. Per le startup e gli innovatori è una buona notizia. Ma il provvedimento presenta ancora numerose criticità. Articolo integrale su 24+