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economia

Entrano i tamponi e poke take away, escono i compact disc. Come si misura l’inflazione?

Dopo le mascherine e i gel disinfettanti per le mani introdotti lo scorso anno, a questo giro fanno il loro ingresso tamponi anti-covid, test sierologici e saturimetro. Non è l’unico cambiamento nel paniere Istat perché per la prima volta anche le poltrone da Pc, forse in omaggio allo smart working che ha costretto a casa milioni di italiani . Ma indipendentemente dal covid il nuovo paniere rispecchia più in generale anche alcune nuove tendenze. Per esempio la musica in streaming che è ormai da anni il modo con cui i giovani e non solo fruiscono dei prodotti dell’industria discografica.

Cosa entra? 

Tra le new entry, oltre a tamponi molecolari e rapidi (compresi quelli fai da te), test sierologici e saturimetro, appaiono anche la friggitrice ad aria, le sedute di psicoterapia individuale, e il poke take away, piatto unico di origine hawaiana a base di riso e pesce crudo. Tra i prodotti che rappresentano invece consumi consolidati, entrano, tra gli altri, il pane di altre farine, il gas di città e gas naturale mercato libero e gli occhiali da lettura senza prescrizione.

Cosa esce? 

Se ne va il vecchio cd, la cui spesa sostenuta dalle famiglie risulta in forte calo essendo il prodotto superato. Peraltro non sono poi molti i computer portatili e i dispositivi che consentono la lettura dei Cd.E in epoca di monopattini elettrici scompare anche l’hoverboard. Le novità del 2022, con riferimento sia ai pesi sia al paniere, spiega l’Istat, “riflettono la costante evoluzione dei comportamenti di spesa delle famiglie ma anche l’impatto di eventi, come la pandemia tuttora in corso, che condizionano le scelte d’acquisto e la struttura della spesa per consumi“.

Come è composto il paniere Istat? I prodotti che compongono il paniere utilizzato per gli indici dei prezzi al consumo quest’anno sono 1.772. Tra i Comuni che partecipano alla rilevazione 80 partecipano al paniere completo e 12 al paniere ridotto. Le divisioni di spesa, in ordine decrescente, hanno i seguenti pesi e variazioni sull’anno precedente:  18,5% prodotti alimentari e bevande analcoliche (scende)  14,5% trasporti (sale)  11,0% abitazione, acqua, elettricità e combustibili (scende)  9,6% servizi ricreativi e di ristorazione (sale)  9,3% altri beni e servizi (scende)  9,0% servizi sanitari e spese per la salute (scende)  7,9% mobili, articoli e servizi per la casa (sale)  6,8% ricreazione, spettacoli e cultura (scende) 6,3% abbigliamento e calzature (scende)  3,4% bevande alcoliche e tabacchi (scende)  2,6% comunicazioni (scende); 1,1% istruzione (sale). Le quotazioni mensili e fonti di dati per la stima dell’inflazione rilevate sono: 30 milioni tramite scanner data;  392mila dagli uffici comunali di statistica; 100mila direttamente dall’Istat; 68mila dalla base dati dei prezzi dei carburanti del Ministero dello Sviluppo economico; 1,5 milioni dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Per approfondire. 

Noi siamo il nostro paniere Istat

Ecco perché sarà sempre più complesso misurare l’inflazione

Boomer, generazione X, millennials e inflazione in un grafico