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cronaca

Cosa dicono i dati sull’obbligo vaccinale?

Se InfoData ha fatto i conti correttamente, il 1 febbraio lo Stato ha incassato qualcosa come 230 milioni di euro. Gentile concessione di quegli over 50 che, nonostante l’obbligo, hanno preferito non vaccinarsi contro il Sars-CoV-2. La cifra, in sé, è poco importante: la platea di riferimento è calcolata sugli over 50 al 1 gennaio 2021 e non tiene conto di chi ha compiuto mezzo secolo nel frattempo né di chi è deceduto. E nemmeno, visto che questo dato non è disponibile, di chi nelle ultime settimane ha contratto il Covid-19 e quindi deve attendere per vaccinarsi.

Il punto, qui, è tutto politico, nel senso che la questione riguarda il fallimento della misura introdotta all’inizio del 2022 dall’esecutivo. «La scelta forte e giusta», per usare le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, non ha dato i risultati sperati. E non solo perché, dato che l’obiettivo era contrastare la variante Omicron, avrebbe dovuto essere presa qualche settimana prima. Ma perché è stata sostanzialmente ignorata dai soggetti cui era rivolta.

Sono infatti poco meno di 340mila gli italiani e le italiane con più di 50 anni che si sono vaccinati a partire dallo scorso 8 gennaio, giorno di entrata in vigore dell’obbligo vaccinale. Ora, InfoData ha calcolato a questa stessa data la platea dei non vaccinati sottraendo agli over 50 censiti da Istat al 1 gennaio 2021 il numero di persone con più di mezzo secolo che hanno ricevuto la prima dose. Il risultato sono 2,6 milioni di italiani. Il che porta la percentuale di chi si è immunizzato in queste ultime settimane intorno al 13%. Sette non vaccinati su otto, in altre parole, hanno ignorato l’obbligo.

Per amor di discussione, diamo però per buona la cifra, diffusa mediaticamente, di 2,2 milioni di persone con più di 50 anni non vaccinate all’8 gennaio, circostanza che fa giocoforza aumentare la percentuale di chi ha rispettato la norma, grossomodo sopra al 15%. Significherebbe che 1 milione e 860mila italiani sono rimasti dell’idea di non vaccinarsi nonostante le sanzioni.

Certo, c’è la possibilità che una parte di queste persone, nel frattempo, abbia contratto il virus e che quindi abbia deciso di rinviare quella vaccinazione che avevano prenotato obtorto collo. Se si confrontano i bollettini settimanali dell’Istituto superiore di sanità del 26 gennaio e del 12 gennaio, si scopre che in queste due settimane circa 637mila over 50 sono risultati positivi. Ora, con una variante capace di eludere il vaccino, è possibile che tra queste ci fossero anche persone che il ciclo vaccinale l’avevano iniziato.

Ammettiamo però che sia il contrario e che siano tutte persone che hanno rifiutato l’inoculazione. E aggiungiamo questi 637mila ai 340mila che si sono vaccinati per poi sottrarli ai 2,2 milioni che compongono la platea degli over 50 non vaccinati all’8 gennaio: significa che 1,2 milioni di italiani all’obbligo vaccinale imposto dal governo guidato da Mario Draghi hanno risposto con una pernacchia. Il 15 febbraio, quando il vaccino sarà obbligatorio per recarsi al lavoro, si vedrà se avranno cambiato idea.