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tecnologia

Da Google nuovo tool con il machine learning per mappare il rischio inondazioni

 

Nel 2018, si legge nel rapporto State of Climate 2021 , 2,3 miliardi di persone vivevano in forti condizioni di stress idrico. Nel 2020 3,6 miliardi di individui hanno avuto un accesso inadeguato all’acqua per almeno un mese all’anno. Una condizione che entro il 2050 potrebbe riguardare più di cinque miliardi di persone. Negli ultimi 20 anni, l’accumulo di acqua terrestre – la somma di tutta l’acqua presente sulla superficie terrestre e nel sottosuolo, compresa l’umidità, la neve e il ghiaccio – è andato diminuendo al ritmo di un centimetro all’anno. Condizione aggravata dal fatto che solo lo 0,5% dell’acqua sulla Terra è utilizzabile e disponibile come acqua dolce.

Dal 2000, i disastri legati alle inondazioni sono aumentati del 134%, il numero e la durata dei periodi di siccità sono cresciuti del 29%. Asia e Africa sono i due Paesi dove si registrano la maggior parte dei decessi e delle perdite economiche legate rispettivamente alle inondazioni e ai periodi di siccità. Per ridurre i disastri legati all’acqua e supportare la gestione delle risorse idriche, sottolinea il Rapporto, è necessario implementare i servizi, rafforzare i sistemi di allerta precoce end-to-end, e incrementare gli investimenti sostenibili

 

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Google ha presentato nei giorni scorsi un tool per mappare le inondazioni e combattere quindi i danni catastrofici causati dalle inondazioni. In realtà ci lavorano dal 2018 all’interno di un più ampio programma di Crisis Response di Google, che fornisce alle persone l’accesso a informazioni e risorse affidabili in momenti critici

Come funziona. 

La maggior parte delle segnalazioni di alluvione fornisce solo informazioni su quanto un fiume si alzerà (ad esempio 30 cm), che spesso non rende l’idea di cosa questo significhi per le persone e il luogo in cui abitano. Il sistema di Google si basa su avvisi di inondazione che permettono di visualizzare  mappe in grado di mostrano l’estensione e la profondità  dei fenomeni alluvionali. Qui trovate lo studio che spiega il modello multiplo di inondazioneGoogle Flood Hub, sostanzialmente  ingrandisce le mappe di inondazione e fornisce le stesse informazioni focalizzate su località altamente specifiche, come un villaggio, aiutando gli abitanti locali a capire meglio e a relazionarsi con queste informazioni.

 

Per approfondire.

I video con le segnalazioni di inondazione e il Flood Hub.

Una persona su tre non ha accesso all’acqua pulita. I numeri dell’emergenza dell’ oro “blu”

Il rischio alluvione, il consumo del suolo e la previsione dei disastri naturali. Gli scenari