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politica

C’è chi vota con la testa e chi inveccon il portafoglio. Ma è possibile votare con i dati? Le elezioni a Roma

C’è chi vota con la testa, chi con il cuore, chi invece con il portafoglio. Ma è possibile votare con i dati? Esistono, cioè, informazioni accessibili che permettano di valutare la situazione rispetto ai temi di maggiore interesse della cittadinanza? Per provare a capirlo occorre appunto partire da questi ultimi.

Un’indagine realizzata nelle scorse settimane dall’agenzia YouTrend per il gruppo Gedi indicava nel trasporto pubblico locale, nella manutenzione delle strade e nella tutela dell’ambiente i tre temi considerati maggiormente importanti dagli elettori della capitale. Esistono dei dati che consentano di monitorare la situazione?

Cominciando dalla mobilità, il primo riferimento è la sezione trasparenza del sito di Atac, la municipalizzata che gestisce il trasporto pubblico locale. Qui è possibile scaricare i bilanci dell’azienda e i documenti di programmazione. Non ci sono però open data, nel senso che le informazioni sono presentate solo come file .pdf. Inoltre alcune pagine non presentano i contenuti promessi, ad esempio quella sui premi erogati o quello sull’accessibilità dei dati.

Qualche elemento in più lo si trova sul portale open data del comune di Roma, dove addirittura è possibile accedere alla posizione in tempo reale degli autobus. Mentre sulla piattaforma romamobilita.it ci sono le informazioni relative alle corse, alle fermate e alle zone a traffico limitato. In questo caso, i dati sono forniti con licenza CC-BY-3.0, che ne consente il riutilizzo anche a fini commerciali.

Più difficile trovare, invece, informazioni relative agli interventi di manutenzione delle strade. Sul portale open data del comune non si trovano. Una possibilità è quella di affidarsi ad OpenBilanci, dove però al massimo si può trovare la cifra spesa complessivamente, non il dettaglio degli interventi. L’alternativa è il bilancio di fine mandato della sindaca Virginia Raggi, un volume da 208 pagine pubblicato oltretutto in .pdf non navigabile.

Molto più ricca, invece, l’offerta di open data per quanto riguarda l’ambiente. Sulla piattaforma del comune ci sono infatti informazioni relative alla raccolta differenziata, con la quantità di materiali recuperati suddivisi per tipologia. Ancora, la quantità di rifiuti prodotta o il numero (ma non la mappa) dei cassonetti presenti in città. Dati aperti, insomma, ma non esattamente granulari.

Tra formati chiusi e dati con un livello di dettaglio non elevato, insomma, per gli elettori di Roma votare con i dati i prossimi 3 e 4 ottobre non appare semplicissimo.

Cosa è #DatiAprendi?

Qui l’articolo per approfondire.