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economia

L’impatto del Covid-19 sugli animali. Perché è calata la macellazione?

Articolo del 5 dicembre 2020

Sono davvero gli unici a sorridere. Nel primo semestre 2020 le macellazioni di bovini  sono diminuite  del 17,8%, quelle dei suini del 20,2% rispetto allo stesso semestre del 2019. Lo scrive Istat in un report che trovate qui. Nel mese di giugno, a fine lockdown, tuttavia si registra un recupero del numero dei capi macellati per entrambe le categorie.

Il motivo.  Sostanzialmente il lockdown. Il blocco degli spostamenti ha comportato una riduzione dei contatti tra gli allevatori e altri operatori del settore

L’impatto sui prezzi. Le conseguenze immediate della diminuzione della macellazione sono state il deprezzamento del valore dei capi, l’aumento dei costi di alimentazione e la difficoltà nella gestione degli spazi a causa del rallentamento del flusso di uscita degli animali.

-1,2%

Gli effetti su import ed export. Il periodo di lockdown ha avuto effetti anche sulle importazioni ed esportazioni di bestiame. Nel primo semestre 2019 e 2020 l’importazione è diminuita sia per i bovini che per i bufalini (-1,2%) e soprattutto per i suini (-21,6%), molto probabilmente a causa di un sovrannumero di capi detenuti dagli allevatori e non macellati nel periodo considerato. All’opposto, nello stesso semestre, seppure con numeri abbastanza contenuti, è aumentato l’export dei capi di bestiame, infatti si è avuta una crescita apprezzabile dei capi bovini e bufalini esportati (+15,1%) e dei suini (+2,2%).

63,6%

Le conseguenze sulle imprese del settore. Per il 63,6% delle aziende la pandemia ha avuto e avrà un impatto sulla propria azienda agricola (per il 64,0% gli effetti sono “sostanziali”.

63,4%

L’impatto sui prezzi di vendita. La principale ripercussione subita dagli allevatori è la riduzione dei prezzi di vendita (63,4 %); segue la riduzione della domanda (55,3%)