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cronaca

Inquinamento: come stanno fiumi lombardi? Non bene (prima puntata)

 

Nel 2018 una rilevazione ogni cinque condotta nei fiumi ha trovato i corsi d’acqua in Lombardia in stato “scarso” o “cattivo”. Lo mostrano gli ultimi risultati – relativi al 2018 – dell’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) lombarda.

Nello specifico, si tratta di un monitoraggio dei corsi d’acqua condotto ormai da diversi anni, e calcolato in base alle informazioni raccolte da circa 350 stazioni di monitoraggio sparse un po’ lungo tutto il territorio della regione. Alcuni dei dati vengono poi usati per costruire un indicatore che è un po’ il “termometro” dello stato di salute dei fiumi – quanto meno sotto alcuni aspetti – chiamato LIMeco (“Livello di Inquinamento da Macrodescrittori per lo Stato Ecologico”).

 

Il LIMeco diventa così alle fine un semplice punteggio numerico associato a ogni rilevazione, e poi come prevede la legge sono state create alcune grandi categorie per rendere più intuitivi i risultati: tanto più il punteggio sale tanto migliore è la situazione e così abbiamo cinque classi di risultati possibili che vanno, nell’ordine, da “elevato”, a “buono”, passando per “sufficiente”, “scarso” e infine “cattivo”.

 

Scendendo un po’ nei dettagli, allora, troviamo che in quest’ultimo gruppo – quello dei casi peggiori – sono ricadute dieci rilevazioni su 348 e quindi un filo meno del 3% del totale. Un altro 17% si è rivelato scarso, il 22% sufficiente, il 19% buono e il 39% ottimo. L’ARPA mette a disposizione anche i dati dettagliati delle sue rilevazioni, e così possiamo scoprire esattamente di quali corsi d’acqua si tratta e in quali aree.

 

Il primo che salta in mente è il Po, che in effetti è stato interessato da due rilevazioni molto negative nelle stazioni di rilevamento a Santo Stefano Lodigiano (Lodi) e Pieve Porto Morone (Pavia). Sono emersi comunque anche altri risultati scarsi per esempio nei dati che arrivano dalla zona di Cremona nonché da una dozzina di altre analisi provenienti da stazioni differenti. Anche l’Adda, che si estende per oltre 300 chilometri in Lombardia e quarto fiume del Paese, presenta alcune zone dai risultati scarsi in particolare nella zona di Truccazzano (Milano).

 

Problematiche sono anche parti dell’Oglio, il quinto fiume d’Italia che si estende per 280 chilometri. Il più piccolo Olona, un fiume di 70 chilometri che raggiunge anche Milano, mostra anch’esso significative parte con risultati cattivi, e così anche il Lambro che d’altronde dell’Olona è il maggiore affluente. Il Lago di Como risulta invece in larga parte positivo, secondo questa metrica, e così quello di Garda e il Maggiore.

 

Come spiega il sito dell’Arpa Valle d’Aosta, l’indice LIMeco “descrive la qualità delle acque correnti per quanto riguarda i nutrienti e l’ossigenazione. I nutrienti e l’ossigeno sono fattori di regolazione fondamentali per le comunità biologiche che vivono negli ecosistemi acquatici”. Esso viene calcolato mettendo insieme quattro rilevazioni diverse effettuate nei corsi d’acqua, e cioè quelle “dell’ossigeno espresso come percentuale di saturazione (scostamento rispetto al 100%), azoto ammoniacale, azoto nitrico e fosforo totale”.

 

L’ARPA Lombardia, d’altra parte, nel suo rapporto sullo stato delle acque superficiali ricorda che “il LIMeco di ciascun campionamento viene derivato come media tra i punteggi attribuiti ai singoli parametri secondo le soglie stabilite dalla normativa, in base alla concentrazione osservata. Il LIMeco da attribuire ad un sito è la media dei LIMeco dei campionamenti effettuati durante l’anno”.

 

Nel grafico che segue ogni quadrato indica una delle 348 stazioni di monitoraggio di corsi d’acqua della Lombardia. Il suo colore riflette lo stato della rilevazione, e va da “elevato” per le aree nelle condizioni migliori a “cattivo” per le peggiori attraverso cinque possibili diverse classi di risultati. Ogni classe riflette i valori dell’indicatore LIMeco sottostante, che rappresenta in maniera sintetica quattro diversi parametri chimico-fisici che – fra gli altri – determinano lo “stato di salute” di un corso d’acqua. Per sapere esattamente a quale stazione di monitoraggio si riferisce ogni quadrato, è possibile passare il mouse su di essa. Se ci interessa solo un’area specifica è possibile filtrare fra i comuni censiti attraverso il menu in alto a sinistra.

 

Questa la situazione di oggi, ma rispetto al passato le cose stanno migliorando o peggiorando?

Segue…