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politica

Scopri quanto è diventato leghista il tuo Comune

 

 

Un elettore su tre ha votato Lega. In quasi un comune su quattro il popolo di Salvini costituisce più della metà degli elettori, o almeno di coloro che si sono recati alle urne.

I dati parlano chiaro: il consenso del Partito è cresciuto, a scapito del Movimento Cinque Stelle e del partito Democratico. Solo in Toscana il PD ha ottenuto una percentuale leggermente più alta della Lega: il 33% contro il 31%.

Spicca il fatto che laddove la Lega ha totalizzato le percentuali più elevate, il Movimento ha incamerato quelle più basse. In Veneto, la prima regione per percentuale di voti alla Lega (il 50%), il Movimento ha raggiunto l’8,9%, la percentuale più bassa d’Italia dopo il Trentino Alto Adige. Al contrario, in Campania e Sicilia, dove il Movimento ha superato il 30%, la Lega ha totalizzato le percentuali più basse. Che però basse non sono. La regione dove meno persone hanno votato Lega è stata la Campania, dove tuttavia Salvini è stato scelto da un elettore su cinque. Per fare un paragone, sono diverse le regioni dove il PD non ha toccato questa quota, per non parlare del M5S.

In Lombardia ha votato Lega il 43% degli elettori, quasi il doppio degli elettori del PD. Nel Lazio hanno preso oltre il 30% dei voti, mentre il PD il 23%.

La media però occulta diversi aspetti interessanti. La mappa che abbiamo realizzato comune per comune (secondo i dati disponibili al momento della scrittura dell’articolo) mostra un gradiente ancora più dettagliato. Anzitutto Curiosamente invece, la Lega, che ha fondato la propria campagna elettorale sulla lotta contro l’immigrazione a suon di “chiudiamo i porti”, ha ottenuto pochi voti proprio nelle aree dove ci sono i famosi porti da chiudere, come ha mostrato Davide Mancino, sempre su Infodata

 

Se non sono le città di mare i veri seguaci di Salvini, lo sono quelle di montagna. Le Alpi sono ancora una potente roccaforte leghista, dove il messaggio di “difesa” del proprio territorio da un presunto “invasore” a cui finirebbero le poche risorse, sembra rimanere saldo. Basta scorrere il cursore per osservare che le percentuali di voto alla lega nei comuni più vicini al confine e lontane dai grandi centri sono molto elevate rispetto alla media, in particolare in Lombardia, culla della Lega. Fra Sondrio, Bergamo, Brescia e il Veneto, in molti comuni la Lega ha superato quota 60% dei voti. La provincia con la percentuale media più elevata è Sondrio, con il 53% dei voti alla coalizione di Salvini, seguita da Como con il 53%, Belluno con il 47% e Varese con il 45%.

La montagna è un caso eclatante, ma in tutto il centro nord si osserva un gradiente fra città e provincia rispetto alla percentuale di voti alla lega: nei grandi centri urbani i voti sono molti di meno. Pensiamo al risultato di Milano, controcorrente rispetto all resto della Lombardia: solo il 27% dei milanesi ha scelto Salvini. Come il 21% dei bolognesi, il 25% dei romani,  il 26% dei torinesi, il 27% dei genovesi, il 20% dei fiorentini, il 12% dei napoletani, il 28% dei trentini. Fanno eccezione le grandi città del Veneto, dove la Lega ha superato il 30%, anche se si tratta di percentuali comunque minori rispetto a quelle della maggior parte delle aree alpine.