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tecnologia

In sei anni tutto è cambiato. La startup è sempre più donna

Sono 1221 le startup italiane iscritte al Registro delle Imprese con a capo una CEO donna: corrispondono al 12,3% del totale.

Infodata ha deciso di analizzare come sono cresciute negli ultimi cinque anni le startup guidate da donne, in quali province italiane e in quali settori hanno maggiormente investito le nuove imprenditrici d’Italia.

Dai dati di Infocamere e Registro delle Imprese sull’ultimo quinquennio è emerso che, dall’emanazione del Decreto Sviluppo bis 179/12 sulle startup innovative, decreto che ha reso più elastici i requisiti per essere riconosciute come tali, il numero di CEO donne in Italia è passato da 17 a 114, sestuplicandosi in un anno.

Il grafico evidenzia come dal 2013 ad oggi le donne che ricoprono la posizione di amministratore delegato in startup siano cresciute costantemente, ad eccezione del 2018 dove il dato si è mantenuto pressoché costante, in linea con l’ultima rilevazione Istat Il Mercato del Lavoro 2018.

Lo studio mostra come la crescita economica italiana si sia rallentata a +0,9% nel 2018, rispetto al +1,6% del 2017, andando ad accentuare sempre di più il divario rispetto all’Europa.

Questo panorama vede anche le startup pagare un disinvestimento nel settore innovativo.

 Infodata ha estrapolato su un totale di 9.758 startup presenti sul territorio nazionale la percentuale di concentrazione per provincia di imprese guidate da una donna.

Il primo dato che emerge dalla mappa evidenzia come la maggior concentrazione è presente nelle province di Fermo (50%), Enna (33%), Ragusa (30%), Potenza (27%), Trapani (27%), Caltanissetta (26,7%).

La percentuale di concentrazione delle startup con a capo una donna non va però confusa con il numero effettivo delle stesse che è, nelle province richiamate, rispettivamente di 1 per Fermo, Enna e Ragusa, 3 per Trapani e 5 per Potenza e Caltanissetta.

Un numero esiguo, quindi, rispetto alla provincia di Milano o a quella di Roma dove sono presenti 45 e 48 startup con CEO donna con percentuali apparentemente più basse del 10% e 13%. Con un totale del 23% sono queste, in realtà, le città che occupano i primi due posti del podio dell’imprenditoria innovativa femminile contro il 30% del Nord, il 25% del Sud e circa il 23,6% del restante Centro Italia.

I settori predominanti delle imprese guidate da donne sono quelli legati al mondo dell’informazione e della comunicazione con ben 477 startup distribuite sul territorio nazionale.

Seguono i settori della ricerca scientifica con la presenza di 316 realtà e quello delle attività manifatturiere con 203 unità operative. In generale si nota quindi una diversificazione di settori nei quali le donne hanno deciso di cimentarsi.

Le imprenditrici italiane sono preparate, hanno idee, tenacia e coraggio.

Le donne ci sono.

E innovano.

21esimo Master Comunicazione, Digital Media e Social Strategy.  Articolo realizzato dagli studenti dei Master della Business School  24

Autori

di Giulia Ruggeri, Antonella De Rosa e Alessia Giovanna Savino

on la collaborazione di Riccardo Saporiti, Luca Tremolada, Andrea Gianotti