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politica

Vaccini: i numeri dell’epidemia di morbillo. Il caso Italia

Nessun rinvio dell’obbligo vaccinale per iscriversi a nidi e materne. Proroga di un anno per la possibilità di autocertificare l’avvenuta vaccinazione. Mentre governo e maggioranza continuano nelle loro giravolte in tema di politiche vaccinali, l’Organizzazione mondiale della Sanità richiama alla realtà dei numeri. Ricordando che l’epidemia di morbillo in corso in Europa non accenna a placarsi. E che i casi di contagio in Italia hanno ripreso a salire.

La mappa mostra l’incidenza, ovvero i casi ogni milione di abitanti, nel periodo compreso tra il luglio 2017 e il giugno di quest’anno. Più la mappa è scura, più è elevata. La tinta più scura indica quei Paesi nei quali si è superata la media europea, pari a 54,94 casi ogni milione di abitanti. Tra questi c’è anche l’Italia, con 55,9 contagi ogni milione di persone. È vero numeri lontani dai 643 casi ogni milione di persone registrato in Serbia, ma comunque preoccupanti.

Tanto più che dal dicembre scorso, dopo una discesa, i casi di morbillo hanno ripreso a salire. Lo si vede dalla seconda parte dell’infografica, nel quale è visualizzato l’andamento mensile dei casi in termini assoluti. Dai 559 casi di luglio 2017, l’Italia è scesa ai 59 del novembre dello scorso anno. Da lì, però, è iniziata una risalita che ha portato ai 465 casi registrati ad aprile di quest’anno, poi fortunatamente calati fino ai 260 di giugno. Per visualizzare l’andamento negli altri Paesi, basta cliccare su quello prescelto nella mappa: in questo modo l’infografica visualizzerà i dati relativi alla nazione cui si è interessati.

In termini assoluti, il primato spetta all’Ucraina, che a maggio di quest’anno ha superato i 5mila casi di contagio. Tutti evitabili, ovviamente, semplicemente vaccinandosi. Con buona pace di obblighi, rinvii, autocertificazioni e giravolte della politica.