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Mondiali 2018, chi passa tra Croazia e Danimarca?

Uno a sei anni è scappato in Germania con la famiglia per sfuggire alla guerra che ha devastato l’ex Jugoslavia. L’altro, alla stessa età, ha perso il padre di origine tanzanese, ucciso da un tumore. Due giocatori dall’infanzia complessa scenderanno in campo questa sera per il quarto match degli ottavi di finale dei campionati mondiali di Russia. Per noi di Infodata, Crozia-Danimarca è la sfida tra Mario Mandzukic e Yussuf Poulsen.

Due giocatori che hanno un altro punto in comune: la Germania. Mandzukic, oltre ad averci vissuto, ci ha giocato per quattro stagioni, prima al Wolsburg, quindi al Bayern di Monaco, prima di approdare in Spagna all’Atletico Madrid e quindi alla Juventus. Poulsen, invece, in terra tedesca ci è arrivato nel 2013, dopo aver firmato un contratto con l’RB Leipzig, la squadra di Lipsia targata Red Bull. Altro, ed ultimo, elemento in comune: entrambi hanno giocato solo due delle tre partite del girone. La valutazione delle loro prestazioni è questa:

Sì, i numeri premiano Poulsen. Nonostante la sua bacheca dei trofei sia ancora vuota, mentre quella del suo avversario è ben fornita di scudetti e coppe. Ma le prestazioni nella fase a girone portano il pronostico in favore del danese. Il quale, a differenza del croato, ha realizzato un gol, peraltro decisivo per la vittoria della Danimarca contro il Perù. Sostanziale pareggio per quanto riguarda i passaggi completati, c’è da segnalare che nessuno dei tiri dell’attaccante della Juventus ha centrato lo specchio della porta avversaria.

Due i cartellini gialli ricevuti da Poulsen, uno quello sventolato davanti a Mandzukic dall’arbitro. Ma nonostante questo, i numeri raccolti da Infodata generano un punteggio di 2,2 per il danese e di 0,88 per il croato. Ed è per questo che il pronostico va in favore dei nord europei. Al campo il compito di smentirci.

Come abbiamo elaborato i dati: premesso che il calcio non è esattamente l’argomento meglio conosciuto da chi lavora a Infodata, per elaborare i numeri che ci hanno portato a queste previsioni abbiamo preso in considerazione alcune statistiche, come i gol e i tiri in porta, calcolando quindi la media sulle tre partite del girone disputate. Quindi abbiamo moltiplicato questo valore per un coefficiente, scelto in maniera del tutto arbitraria, che permettesse di pesare ciascun elemento. Così un gol ha come coefficiente 3, la rete decisiva per la vittoria 1 (se, ad esempio, la partita è finita 3-0 vale il primo gol, se è terminata 3-1 il secondo segnato dalla squadra vincente), la marcatura che vale il pareggio 0,5. I tiri nello specchio della porta valgono 0,4, i tiri in generale 0,2. Infine, i passaggi completati 0,05. Oltre ai bonus, ci sono anche i malus. Sbagliare un rigore vale -3, lo stesso accade se si viene espulsi o se si realizza un autogol. Un cartellino giallo ha invece un coefficiente di -1. La somma dei valori medi degli indicatori moltiplicati per i coefficienti ha dato un punteggio finale. Ed è sulla base di quest’ultimo che Infodata “predice” chi vincerà. Con il forte sospetto che il verdetto del campo sarà molto diverso.