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cronaca

Italia prima in Europa nei prodotti agroalimentari di qualità. I numeri

Nel 2016 il conteggio delle imprese italiane del Food&Beverage supera le 60 mila unità, un numero elevato che rivela un settore fortemente polverizzato.

Nonostante questa estrema frammentazione, il comparto genera un fatturato di 132 miliardi di euro, che contribuisce a collocare l’industria alimentare del nostro Paese tra le più importanti a livello europeo. Perché, se da un lato frammentazione può essere sinonimo di scarso potere di mercato, dall’altro si associa anche a un’idea di elevata qualità dei prodotti. E nel caso italiano è proprio così: lo stretto legame delle produzioni con il territorio e una tradizione culinaria che ha fatto dell’eccellenza il proprio marchio di fabbrica hanno portato l’Italia ad essere il Paese europeo con il maggior numero di certificazioni (DOP, IGP e STG). Sono infatti 291 in totale, ben 54 in più rispetto ai cugini francesi. Segue poi la Spagna con 137 riconoscimenti.

La classifica ci vede primi anche per il numero di DOP, in assoluto la certificazione che garantisce il livello di qualità più elevato: per ottenerla è infatti necessario che l’intero processo produttivo si svolga nello stesso territorio. Sono 166 (dati del 2016) le Denominazioni di Origine Protetta riconosciute ai prodotti italiani.

 

Punta di diamante della produzione nostrana, il settore ortofrutticolo porta a casa 110 certificazioni, un risultato nettamente superiore agli altri Paesi europei. Seconda la Spagna (62). Tra le altre categorie di prodotti, che contribuiscono maggiormente al posizionamento dell’Italia, troviamo in prima linea i Formaggi, con 51 riconoscimenti, ex aequo con la patria del Camembert. Sono 45 le DOP e IGP per le specialità olivicole e 41 quelle per le preparazioni a base di carne – tra le quali ad esempio il Prosciutto di Parma e il Lardo di Colonnata – lo stesso numero che ottengono anche i prodotti spagnoli – l’inconfondibile Jamon Iberico, per citarne uno.

 “Italia, patria della buona cucina” non è semplicemente uno stereotipo, ma una realtà concreta fatta di numeri interessanti: solo nel 2016 si è registrato un aumento del +4,4% nel numero di operatori del settore. Mentre sono sempre di più i prodotti italiani che ottengono i marchi di qualità. Nel 2017 si contano 4 nuovi riconoscimenti: Lenticchia di Altamura IGP, Ossolano DOP, Vitelloni Piemontesi della Coscia IGP, Marche IGP (Olio EVO).