Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
tecnologia

Il gender gap nel commercio elettronico. L’uomo, la donna e gli acquisti

Questo post non è esente da luoghi comuni e stereotipi. Lo dichiaro prima, anche se cercherò di essere coerente con i dati presenti nel sondaggio dell’Ue. Le donne, secondo lo studio che trovate qui utilizzano internet meno degli uomini (il 77% delle donne dai 16 ai 74 anni usa Internet almeno una volta la settimana nel 2016, rispetto all’81% degli uomini). Per andare alle fonte dei numeri ecco le tabella per tutti gli Stati membri . Non ci sono differenze significative  sull’internet banking (58% delle donne e il 60% degli uomini) o per ‘uso della posta elettronica  (86% di donne e uomini).  Tuttavia, una quota maggiore di donne ha utilizzato Internet per partecipare ai social network (65% donne e 61% degli uomini). Fini qui tutto bene, nel senso che per uscire dalle gare di genere le differenze sono minime. Ed è normale così. Ipotizzare un gender gap sull’uso del web in un Paese Ocse, in Europa e in Occidente in senso lato appare un po’ anacronistico e privo di senso. Più interessante è il dato sul commercio elettronico. Ma anche qui gli stereotipi di genere si confermano tutti.

La maggior parte delle donne  acquistano abiti online e gli uomini acquistano oggetti di elettronica di consumo. Nessuna novità sotto il cielo? In realtà scopriamo che le differenze non sono così evidenti. Nel commercio elettronico per esempio, le percentuali sono vicinissime e invertite (65% delle donne e 67% degli uomini).  Quindi lo stereotipo delle donne più digitali e malate di shopping non ha più ragione di essere. Il gap si presenta solo sull’oggetto degli acquisti. Pare banale ma sono più le donne degli uomini ad acquistare vestiti online (68% degli e-shopping femminili, rispetto al 56% dei maschi). Anche nei negozi fisici è così.  Mentre sulla tecnologia i rapporti sono invertiti (17% degli e-shopping femminili e 31 % del maschio).

Ci sono state differenze minori per l’acquisto di video e film online (20%  donne e 26% di maschi), beni di consumo (43% e 45%), prenotazione di viaggio (51% e 52%) e nessuna differenza per l’acquisto di biglietti per gli concerti ed eventi online (entrambi i 38%).

Nella grafica interattiva realizzata sul sito dell’Ue si possono “navigare” le differenze di genere sulla base degli acquisti. Il campione comprende cittadini dell’Unione dai 16 ai 74 anni. E il sondaggio è relativo al 2016