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Calcio all’italiana: chi ha speso di più (e meglio) nel campionato di serie A

L’estate non è solo tempo di vacanze per gli italiani appassionati di calcio. Luglio-Agosto significa anche calciomercato. Due mesi che raccolgono speranze, timori, sogni di tanti tifosi, con raffiche di notizie superiori anche al periodo di calcio giocato.

Secondo i dati provenienti da Tranfertmarkt, nell’ultima sessione chiusasi il 31 agosto, sono stati  spesi

879 milioni di euro dalle società della Serie A nel tentativo di migliorare le rose. Le cessioni ammontano alla cifra inferiore di 726 milioni 985 mila euro.

I dati si riferiscono alle cifre spese in questa sessione, considerando riscatti e prestiti. Ad esempio, se i 20 milioni del riscatto di Cuadrado sono conteggiati, per l’acquisto di Patrick Schick dalla Sampdoria sono per ora inseriti a carico della Roma solo i 5 milioni di prestito oneroso, nonostante il costo del cartellino totale a fine pagamento si aggirerà intorno ai 40 milioni di euro.

 

 

Chi ha speso di più

Il Milan, con la nuova proprietà guidata da Li Yonghong, è stato indiscusso protagonista del calciomercato, con gli arrivi, tra gli altri, di Leonardo Bonucci dalla Juventus, l’acquisto più oneroso della Serie A in questa sessione (42 milioni di euro). 194 milioni 500 mila euro investiti nel tentativo di riportare il team milanese alla Champions League.

Seguono le altre big del campionato, a partire dalla Juventus campione d’Italia, con 149 milioni 200 mila euro. Federico Bernardeschi si veste di bianconero per 40 milioni di euro, solo due milioni in meno dei soldi spesi dal Milan per Bonucci, attestandosi come il secondo giocatore più pagato della sessione. Al terzo posto la Roma di Di Francesco e Monchi (93 milioni 400 mila euro), seguita dall’Inter di Suning (86 milioni 500 mila). Karsdorp e Vecino i colpi più significativi.

La Fiorentina, che ha ceduto diversi giocatori importanti durante l’estate, supera il Napoli di circa 12 milioni per l’ammontare degli acquisti e si posiziona al quinto posto. Giovanni Simeone il colpo più costoso, 15 milioni versati al Genoa per garantirsi le prestazioni di uno dei figli d’arte del calcio italiano.

Fanalino di coda il Crotone di Nicola, protagonista l’anno scorso di una miracolosa quanto inaspettata salvezza. 850 mila euro totali investiti per Crociata e Kragl, con l’aggiunta dei tanti prestiti a cui la società pitagorica è da anni abituata. Un mercato che rende anche quest’anno complicata la missione permanenza in Serie A.

Juventus regina delle cessioni

La Juventus ha speso molto, ma anche ceduto giocatori per 129 milioni 900 mila euro, a partire dal doloroso addio di una delle bandiere degli ultimi scudetti, Leonardo Bonucci. All’ammontare sono sommati anche 21 milioni del riscatto di Coman dal Bayern, che arricchiscono il portafogli bianconero per la sessione 2017/18.

Seguono Roma (114 milioni 250 mila) e Fiorentina (84 milioni), che hanno perso pezzi da novanta come Salah, Rudiger, Bernardeschi, Vecino e Borja Valero.

Il Milan, che guida la classifica degli acquisti, ha incassato solo 31 milioni 650 mila, 12 dei quali dalla cessione di De Sciglio alla Juventus, rendendo il mercato rossonero ancor più gravoso e importante.

Calcio all’italiana

Le società della A si confermano molto attente alla fase difensiva, come tradizione del calcio nostrano. 374 milioni 980 mila sono stati infatti investiti per difensori centrali e terzini, cifra molto consistente se considerati i prezzi solitamente più elevati dei giocatori offensivi. In generale il reparto difensivo è quello in cui si è investito di più. l’Inter ha investito nel reparto il 59% del suo budget (51 milioni), portando a Milano Skriniar, Dalbert e Cancelo, la Roma il 55% (51 milioni 200 mila), il Milan 53% (103 milioni di euro), il Napoli il 42% (23 milioni 750 mila), la Lazio il 38% (6 milioni 500 mila).

In controtendenza con le altre big la Juventus, che ha invece riservato solo il 25% delle sue spese al reparto difensivo (37 milioni), nonostante la pesante perdita di Bonucci e Dani Alves. Alla ricerca, forse, di qualità e maggiore scelta offensiva, che è forse mancata sul più bello in Europa, la Vecchia Signora si è concentrata soprattutto su ali e trequartisti, investendo 66 milioni di euro, che rappresentano il 44% del budget estivo.

Ora non resta che il campo a sancire che ha vinto sul mercato. Un equazione dove i soldi investiti non sempre fanno la differenza.