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tecnologia

2021, più oggetti connessi alla Rete che smartphone. I numeri per l’Italia

Più oggetti connessi alla rete che smartphone: nel 2021 saranno più di 85 milioni le connessioni machine to machine, contro i 63 milioni di cellulari touchscreen in possesso degli italiani. Il traffico in rete raddoppierà, dagli attuali 53 ai 98 Petabyte al giorno previsti per il 2020. E anche la velocità crescerà, passando da 16,4 a 24,3 Mbps. Queste le previsioni contenute all’interno dell’edizione 2017 del Cisco Virtual Network Index, che Infodata pubblica in esclusiva per l’Italia.

Intanto, l’Internet delle cose. Un mercato che nei prossimi anni sembra destinato a conoscere una vera e propria esplosione. A livello globale il Cisco VNI prevede che nel 2021 il 51% di tutte le connessioni siano generate da oggetti diversi da computer, tablet e smartphone. Previsione che viene rispettata anche per quanto riguarda l’Italia. I numeri sono questi:

Come si vede dal grafico, è il 2019 l’anno in cui si prevede il sorpasso delle connessioni M2M su quelle da smartphone. Un incremento al quale contribuirà anche lo sviluppo delle nuove tecnologie LPWA. Ovvero connessioni a basso consumo energetico ma capaci di trasmettere a lunga distanza. E che permetteranno di connettere sempre più oggetti.

Dalle auto agli elettrodomestici, dai segnali stradali ai distributori automatici: un aumento delle connessioni si tradurrà ovviamente anche in un incremento del traffico, ovvero della quantità di dati che si muoveranno quotidianamente. Se nel 2014 la Rete italiana vedeva muoversi 10 exabyte ogni anno, nel 2021 si arriverà a 36. Ed è proprio sul volume di dati che gli smartphone continueranno a “vincere” sulle M2M:

Dato che non stupisce, visto che le connessioni Machine 2 Machine, quelle LPWA in particolare, sono pensate per trasmettere esigue quantità di informazioni alla volta. Mentre lo smartphone si può utilizzare, volendo, anche per guardare un film. Certo, se è questo lo scopo che si ha in mente, allora è necessario avere a disposizione anche una connessione veloce, che consenta di apprezzarlo senza problemi.

Rispetto a quelle attuali, la previsione del Cisco VNI è di un incremento della velocità di movimento dei dati. Anzi, più correttamente, di un raddoppio. Questo, nel dettaglio, l’andamento che secondo gli analisti della multinazionale americana della tecnologia si vivrà nel nostro Paese:

La velocità delle connessioni fisse passerà dai 16,38 Mbps del 2017 a 24,33, con una crescita del 50%. Mentre quella dei device mobile salirà da 8,04 Mbps fino a toccare i 18,77, un aumento in questo caso ben superiore al 50%. In totale, nel 2021, sulla Rete italiana si muoverà 1 Terabyte di informazioni al secondo. Sì, ogni secondo che passerà pc e device italiani sposteranno una quantità di dati pari a quelle che oggi sono le dimensioni standard di un hard disk esterno.