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cronaca

Salute: le cause di morte degli italiani negli ultimi dieci anni

Per la prima volta l’Istat presenta la serie storica completa dei dati di mortalità per causa, riferiti al periodo 2003-2014. Dieci anni in cui cuore e cancro continuano a restare i due grandi big killer, seguiti dalle malattie cerebrovascolari.

Nello specifico, sia nel 2003 che nel 2014 le prime tre cause di morte in Italia sono le malattie ischemiche del cuore, le malattie cerebrovascolari e le altre malattie del cuore (rappresentative del 29,5% di tutti i decessi), anche se i tassi di mortalità per queste cause si sono ridotti in 11 anni di oltre il 35%.

Nel 2014 al quarto posto nella graduatoria delle principali cause di morte figurano i tumori della trachea, dei bronchi e dei polmoni (33.386 decessi).

Demenza e Alzheimer risultano in crescita; con i 26.600 decessi rappresentano la sesta causa di morte nel 2014.Tra i tumori specifici di genere, quelli della prostata sono la decima causa di morte tra gli uomini (7.174 decessi), mentre quelli del seno sono la sesta causa tra le donne (12.201 decessi) e la più frequente di natura oncologica. Tra le cause di morte in aumento, la prima è la setticemia (1,3% del totale dei decessi). Nel 2014 i decessi si sono triplicati rispetto al 2003 soprattutto per effetto della maggiore presenza nella popolazione di anziani che hanno più di una malattia cronica.

Infine, se consideriamo la “geografia”, il report mostra che si riducono i differenziali territoriali della mortalità per malattie cerebrovascolari, altre malattie del cuore, tumori maligni di trachea, bronchi e polmoni e per malattie croniche delle basse vie respiratorie. Permangono, invece, le differenze nei livelli di mortalità tra Nord e Sud per cardiopatie ischemiche, malattie ipertensive e diabete mellito; aumentano per i tumori della prostata.

Nell’Info Data realizzata grazie ai dati di Istat si può navigare le cause di morte per anno e per tipologia. La dimensione dei riquadri è legata al numero di decessi.

 

 

Ultimi commenti
  • Carlo |

    Se vai a vedere i grafici della durata della vita, vi è un aumento costante dalla fine della Ii guerra mondiale e un rallentamento negli ultimi anni, in un anno, mi pare il 2015 o 2016 un calo però mi sembra si viva di più ma da malati

  • Carlo |

    Quindi mi sembra di capire che di tumore si muoia più di prima, per quasi tutti i tumori, vedi incrementi anche in doppia cifra che non mi sembrano giustificabili con l’aumento dell’età media o comunque questo stona con tutti i successi che sembrava si fossero ottenuti. Forse dovuto al fatto che se individuano tantissimi alle fasi iniziali che comunque in tempi passati non portavano alla morte del paziente.

  • filiberto colaiuda |

    Sembra ovvio che una informazione di carattere generale su una corretta alimentazione influisce sull’insorgere di malattie e, quindi, sulla longevità.

  • Paolo |

    Francesco, perdona…..ma dove diamine hai letto che la mortalità è in aumento in Italia??? Sono decenni che la speranza di vita sia alla nascita sia alle età adulte sia alle età avanzate è in aumento….al massimo puoi dire che aumenta il numero di decessi, ma ciò dipende strettamente dal fatto che la popolazione italiana invecchia velocemente a causa del crollo delle nascite, è un fatto di aritmetica. Come dice l’altro commento qui sopra, una popolazione di soli bambini avrà un numero piccolissimo di decessi, mentre una popolazione di soli ottantenni ne avrà uno molto grande.

  • Paolo |

    Caro Lisin, l’OMS non ha affatto dichiarato la carne cancerogena, bensì ha avvertito che un eccesso di consumo di carne (configurabile come il consumo quotidiano in entrambi i pasti principali) può determinare un aumento del rischio…..come vedi, l’espressione è molto diversa. Una cosa è la certezza, una cosa è la probabilità. Usiamo le parole in modo preciso e rigoroso, per cortesia.

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