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La mappa degli sconti fiscali: quanto valgono e chi li usa da Nord a Sud

Mentre il riordino delle agevolazioni fiscali resta sullo sfondo della manovra correttiva e del Documento di economia e finanza (Def), all’esame del Governo, inizia la corsa degli italiani ai bonus da inserire nella prossima dichiarazione dei redditi. In base alle statistiche del ministero delle Finanze è possibile ricostruire il comportamento degli italiani nei confronti degli incentivi fiscali, regione per regione (dati riferiti al periodo di imposta 2015). Ad esempio si registra in Basilicata il picco di fruizione della detrazione del 19% sugli affitti per gli studenti fuori sede (goduto da oltre il 2% dei contribuenti), mentre in provincia di Trento quasi il 3% dei dichiaranti chiede il bonus mobili, legato alle ristrutturazioni edilizie.

A raccontare l’Italia delle tante agevolazioni fiscali nel mirino dei tagli del Governo sono statistiche sulle dichiarazioni dei redditi 2016 pubblicate dal ministero delle Finanze, rielaborate per Regione.

Per ciascuna agevolazione è possibile conoscere la frequenza (quanti contribuenti ne fruiscono), l’ammontare (della spesa detraibile o deducibile, in migliaia di euro), l’incidenza % (di quanti ne fruiscono sul totale dei contribuenti dichiaranti) e il valore medio (in euro).

Il valore medio (in euro) è riferito all’ammontare medio delle spese detraibili dichiarate dal contribuente in questi casi:

  • spese sanitarie, assicurazioni vita, interessi del mutuo, attività sportive, spese di istruzione e universitarie, erogazioni alle Onlus e ai partiti politici, spese funebri, affitti degli studenti fuori sede, spese per badanti, provvigioni alle agenzie immobiliari (mutui e prestiti agrari.

Nei seguenti altri casi, invece, il valore medio (in euro) è riferito all’importo medio della detrazione o deduzione goduta:

  • carichi familiari, contributi previdenziali e assistenziali, detrazione per gli inquilini, recupero edilizio, risparmio energetico, bonus mobili, contributi ai fondi pensione, contributi della colf, assegno al coniuge, investimenti in start up, erogazioni a istituti religiosi, detrazioni per i redditi da lavoro dipendente.

Dai dati sulla frequenza delle 30 principali agevolazioni fiscali emerge come alcune misure siano davvero poco utilizzate dagli italiani, con percentuali inferiori al 10% relative alla presenza nelle dichiarazioni dei redditi della maggior parte delle misure. L’unica detrazione presente in bel oltre la metà delle dichiarazioni è quella relativa alle spese sanitarie (58,9% sul totale dei contribuenti che presentano il modello 730 e Unico): in questo caso mediamente gli italiani dichiarano scontrini per 959 euro su cui applicare lo sconto e sono i contribuenti veneti a fruirne maggiormente (al contrario i calabresi si fermano a dichiararle nel 30% dei casi).