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politica

Dazi Usa: un ritorno alle tariffe del 1989 colpirebbe moda, food, design e meccanica

Quanto potrebbe ”pesare” un possibile protezionismo di ritorno Usa sui conti del Made in Italy? E soprattutto, se lo scenario per l’export italiano, verso e in competizione con gli Usa, cambierà, sarà a vantaggio di chi?
In attesa di capire, al netto degli annunci da campagna elettorale, come davvero potrebbero virare la politica economica e internazionale con il prossimo presidente Usa, la società di consulenza e centro studi Prometeia ha provato a fare un po’ di calcoli. Partendo da un dato. Oggi – con 35 miliardi di euro di export italiano oltreoceano nel 2015 – gli Stati Uniti rappresentano per noi il terzo mercato di destinazione (il primo extra-europeo, dopo Germania e Francia), dopo aver aumentatao il “peso specifico” sull’export nazionale dal 6,2% del 2010 al 9,2% del 2015.