Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
cronaca

Audience: i giovani disertano la televisione (-15,6%)


C’è una pistola fumante con la quale i broadcaster dovranno fare i conti. Non oggi, non domani, ma quel consumo televisivo sceso fra un anno e l’altro del 15,6% fra i 15-19enni e del 9,7% fra i 25-34enni è un segnale di cui tenere conto. I consumatori del futuro per la tv sono lì. E in questo momento lanciano segnali di disaffezione.
Che ancora non significano allarme rosso per un piccolo schermo che continua a essere centrale. Tuttavia le elaborazioni dello studio Frasi su dati Auditel per «Il Sole 24 Ore» evidenziano questi scivolamenti, che poi nel totale su tutte le fasce d’età si traducono in un calo del 2,68% per l’audience nel giorno medio e del 2,74% in prime time. In cifre, si tratta di 276mila spettatori in meno per la tv durante la giornata e 686mila per la prima serata.
Detto questo, per la tv italiana non è stato un anno banale. È stato il primo vero anno di confronto con le offerte on demand dopo lo sbarco di Netflix. Per la tv free è stato anche l’anno della ripresa dell’informazione politica, anche se il fenomeno è stato selettivo: La7 se ne è molto giovata; “Politics” su Rai 3 rappresenta senz’altro un esempio opposto. È stato infine l’anno dello sbarco sul free, in Rai, di una serie tv (“I Medici”) frutto di una coproduzione internazionale e destinata ai mercati.

Articolo apparso sul Sole 24 Ore del 29 dicembre 2016
Ultimi commenti
  • Zannini Camillo |

    Un commento a riguardo, detto proprio da voi non so come classificarlo, dal momento che,
    voi, avete pubblicato le nuove normative sui diritti d’autore. Erano pubblicati in maniera
    talmente mimetizzata, come se fosse uno spot pubblicitario dal testo, tra l’altro,di non
    facile comprensione tanto che ho dovuto rileggerlo più volte oltreche per cercare di comprenderne l’assurdità del contenuto. Ma scusate, Voi, la guardate la televisione? , andate al cinematografo? Un dvd od anche una vecchia videocassetta pubblicate da vari editori? Possibile che non Vi salti agli occhi quello che si evidenzia? Il fatto è che nessuno ne parla. Si è parlato tanto di Omerta contro la mafia negli anni passati, ma mi sembra che il risultato sia stato pubblicità per perseguirene tale comportamento tanto da diventare complici.
    Ora, mi dite che significato ha guardare un qualsiasi programma ad immagini tagliate?
    Non sivede praticamente più nulla, o meglio quello che resta dell’immagine originale non è altro che il 70 ed anche il 10%. Immagini ridotte, ingrandite, in continuo movimento
    all’inseguimento dei protagonisti facendoli uscire e rientrare alternativamete asseconda del dialogo. Teste tagliate, tutti mezzi busti, incomprensione di ciò di cui parlano in quanto
    non si vede cio che hanno in mano o indicano, vengono a mancare le interattività fra i personaggi. Senza parlare della nevrosia delle scene di movimento tipo battaglie combattimenti dove si perde tutta la dinamica della scena.
    Non so cosa possa interessa allo spettatore curiosare fra gli orifizi dei vilti dei personaggi, intendo notare si hanno i denti cariati o la lingua sporca, le caccole al naso, le sgarbelle negli occhi o il cerume nelle orecchie; forse puo essere interessante notare
    le tracce degli interventi chirurgici di bellezza, con gli schermi ad alta risoluzione si
    notano abbastanza bene.
    Il tutto è che perde di significato. Un prodotto audiovisivo privato dell’ionterezza delle immagine diventa incomprensibile, al contrario di un analogo prodotto audio, dove i testi sono sono scritti apposta.
    Mi sembra che stiano applicando una teoria di un regista americano (Tarantino),ma non ne sono sicuro e stiano anche applicando certi concetti di resilienza mnemonica, tutte cose
    realmente assurde. E questo per risparmiare soldi sui diritti d’autore.
    Ma mi dite quante volte dobbiamo pagare per poi non vedere niente e sentire prese in giro ad oltraza? Canone rai (ma non era cambiata i tassa di possesso?), pubblicità oltretutto schifosa, programmi scadenti ed ora anche il taglio delle immagini.
    Il risultato è la perdita della scenonagrafia,la coregrafia, la sceneggiatura in poche
    parole il contesto, tutto tende a diventare anonimo. Petrai conoscere il prodotto, ma di
    certo non lo riconosci come tale e cosa fai? cambi canale; prima uno poi l’altro ecosì via
    fino a quando o vado in internet o a letto.
    Di certo in tutto questo c’entra una nota dell’unione europea la quale invitava gli stati e relativi operatori ad adegursi con i nuovi sistemi di trasmissione in 16/9 a fronte di un contributo. Opportunità che si prestava sulla confusione al pubblico che avrebbe generato
    fra il vecchio formato 4/3 ed il nuovo 16/9.
    A seguire quella famosa proposta di legge che parificava tutte le opere visive/audiovisive
    alle opere d’arte, che doppo diversi anni di attesa, poco prima della caduta del governo Berlusconi fu portata in parlamento per la sua votazione. Ovviamente è stata bocciata,ma
    qullo che sorprende è che la bocciatura è stata al 100%, nonostante ci fossero dei rappresentanti dello spettacolo ed anche Sgarbi che conoscendolo (televisivamente) avrebbe dovuto comparire almeno il suo voto contrario.
    Ora da prima a dopo non è di fatto cambiato nulla. Ma siamo in Italia e penso che sia L’unico paese dove di una non legge se ne faccia una norma di comportamento.
    Innoltre, per concludere, non si tengono conto degli effetti sul pubblico.
    La rapidità o meno delle immagini in movimento, provocano vertiggini e mal di stomaco, mentre l’eccesso dei primi piani, insopportazione all’immagine, la rapidità delle zummate,
    colpi d’ariete visivi provocando repulsione alla distaza visiva e mentale. C’è un’altro effetto che agisce sulla persona: la contestualità. ossia ne risulta una forma di condizzionamento indiretto dove l’individuo, col tempo, perde il senso di riferimento,da prima nel dialogo poi ambientale. Verificabile consultando uno specialista del comportamento.
    Scusate se sono stato prolisso, ed è un record per me in quanto non sono portato per scrivere,ma voglio dirvi perchè di questo mio interesse.
    Io provengo da un paese che fino agli anni 60 per uscire o entrare le vie di comunicazione
    erano strade interrote da traghetti e uno o due ponti di barche lasciati in eredità dagli
    Americani. Da quì è facile comprendere il desiderio di conoscenza del mondo esterno, e l’unico modo di evadere era il cinematografo tanto che da bambino, rubacchiando qualche moneta in più un po quì e là. Andavo a tutte le rappresentazioni disponibili delle due sale cinematografiche del paese e delle tre parrocchie. Qustto tutto nella sola Domenica,qualche volta il Sabato. Inizziavo alle due pomeridiane e finivo a mezzanotte.
    Per quel che servirà questo è il mio commento. Vi saluto augurandovi un Felice 2017
    Zannini Camillo

  • Zannini Camillo |

    Un commento a riguardo, detto proprio da voi non so come classificarlo, dal momento che,
    voi, avete pubblicato le nuove normative sui diritti d’autore. Erano pubblicati in maniera
    talmente mimetizzata, come se fosse uno spot pubblicitario dal testo, tra l’altro,di non
    facile comprensione tanto che ho dovuto rileggerlo più volte oltreche per cercare di comprenderne l’assurdità del contenuto. Ma scusate, Voi, la guardate la televisione? , andate al cinematografo? Un dvd od anche una vecchia videocassetta pubblicate da vari editori? Possibile che non Vi salti agli occhi quello che si evidenzia? Il fatto è che nessuno ne parla. Si è parlato tanto di Omerta contro la mafia negli anni passati, ma mi sembra che il risultato sia stato pubblicità per perseguirene tale comportamento tanto da diventare complici.
    Ora, mi dite che significato ha guardare un qualsiasi programma ad immagini tagliate?
    Non sivede praticamente più nulla, o meglio quello che resta dell’immagine originale non è altro che il 70 ed anche il 10%. Immagini ridotte, ingrandite, in continuo movimento
    all’inseguimento dei protagonisti facendoli uscire e rientrare alternativamete asseconda del dialogo. Teste tagliate, tutti mezzi busti, incomprensione di ciò di cui parlano in quanto
    non si vede cio che hanno in mano o indicano, vengono a mancare le interattività fra i personaggi. Senza parlare della nevrosia delle scene di movimento tipo battaglie combattimenti dove si perde tutta la dinamica della scena.
    Non so cosa possa interessa allo spettatore curiosare fra gli orifizi dei vilti dei personaggi, intendo notare si hanno i denti cariati o la lingua sporca, le caccole al naso, le sgarbelle negli occhi o il cerume nelle orecchie; forse puo essere interessante notare
    le tracce degli interventi chirurgici di bellezza, con gli schermi ad alta risoluzione si
    notano abbastanza bene.
    Il tutto è che perde di significato. Un prodotto audiovisivo privato dell’ionterezza delle immagine diventa incomprensibile, al contrario di un analogo prodotto audio, dove i testi sono sono scritti apposta.
    Mi sembra che stiano applicando una teoria di un regista americano (Tarantino),ma non ne sono sicuro e stiano anche applicando certi concetti di resilienza mnemonica, tutte cose
    realmente assurde. E questo per risparmiare soldi sui diritti d’autore.
    Ma mi dite quante volte dobbiamo pagare per poi non vedere niente e sentire prese in giro ad oltraza? Canone rai (ma non era cambiata i tassa di possesso?), pubblicità oltretutto schifosa, programmi scadenti ed ora anche il taglio delle immagini.
    Il risultato è la perdita della scenonagrafia,la coregrafia, la sceneggiatura in poche
    parole il contesto, tutto tende a diventare anonimo. Petrai conoscere il prodotto, ma di
    certo non lo riconosci come tale e cosa fai? cambi canale; prima uno poi l’altro ecosì via
    fino a quando o vado in internet o a letto.
    Di certo in tutto questo c’entra una nota dell’unione europea la quale invitava gli stati e relativi operatori ad adegursi con i nuovi sistemi di trasmissione in 16/9 a fronte di un contributo. Opportunità che si prestava sulla confusione al pubblico che avrebbe generato
    fra il vecchio formato 4/3 ed il nuovo 16/9.
    A seguire quella famosa proposta di legge che parificava tutte le opere visive/audiovisive
    alle opere d’arte, che doppo diversi anni di attesa, poco prima della caduta del governo Berlusconi fu portata in parlamento per la sua votazione. Ovviamente è stata bocciata,ma
    qullo che sorprende è che la bocciatura è stata al 100%, nonostante ci fossero dei rappresentanti dello spettacolo ed anche Sgarbi che conoscendolo (televisivamente) avrebbe dovuto comparire almeno il suo voto contrario.
    Ora da prima a dopo non è di fatto cambiato nulla. Ma siamo in Italia e penso che sia L’unico paese dove di una non legge se ne faccia una norma di comportamento.
    Innoltre, per concludere, non si tengono conto degli effetti sul pubblico.
    La rapidità o meno delle immagini in movimento, provocano vertiggini e mal di stomaco, mentre l’eccesso dei primi piani, insopportazione all’immagine, la rapidità delle zummate,
    colpi d’ariete visivi provocando repulsione alla distaza visiva e mentale. C’è un’altro effetto che agisce sulla persona: la contestualità. ossia ne risulta una forma di condizzionamento indiretto dove l’individuo, col tempo, perde il senso di riferimento,da prima nel dialogo poi ambientale. Verificabile consultando uno specialista del comportamento.
    Scusate se sono stato prolisso, ed è un record per me in quanto non sono portato per scrivere,ma voglio dirvi perchè di questo mio interesse.
    Io provengo da un paese che fino agli anni 60 per uscire o entrare le vie di comunicazione
    erano strade interrote da traghetti e uno o due ponti di barche lasciati in eredità dagli
    Americani. Da quì è facile comprendere il desiderio di conoscenza del mondo esterno, e l’unico modo di evadere era il cinematografo tanto che da bambino, rubacchiando qualche moneta in più un po quì e là. Andavo a tutte le rappresentazioni disponibili delle due sale cinematografiche del paese e delle tre parrocchie. Qustto tutto nella sola Domenica,qualche volta il Sabato. Inizziavo alle due pomeridiane e finivo a mezzanotte.
    Per quel che servirà questo è il mio commento. Vi saluto augurandovi un Felice 2017
    Zannini Camillo

  • vittorio |

    Si é visto col referendum. Televisione estampa tutti per il si e un no schiacciante alla fine e sembra dai giovani.La televisione non condiziona pià i giovani

  • vittorio |

    Si é visto col referendum. Televisione estampa tutti per il si e un no schiacciante alla fine e sembra dai giovani.La televisione non condiziona pià i giovani

  • giuseppe39 |

    Da quando la TV servizio pubblico ha copiato la TV commerciale,la qualita è scaduta in modo
    penoso.Il servizio pubblico deve essere pluralista,serio ed affidabile ,pagando un canone ,rivedendo, in modo sostanzioso, anche gli stipendi dei dirigenti.

Suggeriti