Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
economia

Tutti i numeri (e i grafici) che contano del Natale

A pochi giorni all’inizio delle vacanze natalizie, dei cenoni, dei pranzi e del rituale scambio dei regali ci siamo chiesti quali sono le cifre e le tendenze del “sistema-Natale”, uno dei periodi festivi più intensi di tutto l’anno. Dopo un brusco calo degli acquisti nel 2008, le cifre spese tra doni, cibo e dolci, decorazioni e fiori hanno ripreso a salire, superando nel 2015 anche il record del periodo pre-crisi con 1.000 dollari a persona.

I regali, di cui il 65% per la famiglia e il 15% per gli amici, sono la fonte di spesa più consistente: 734,04$ nel 2015, cioè il 72% delle quota totale destinata agli acquisti natalizi da ogni persona. Seguono i generi alimentari con 12 punti percentuali che corrispondono a 118.82 dollari in media.

Tra i regali più desiderati primeggiano le gift cards, con il 61% delle richieste totali, nettamente preferite (secondo le rilevazioni del 2015) dalle donne (66,2% rispetto al 51,1% maschile); seguono a breve distanza accessori e abbigliamento, anche in questo caso prerogativa femminile. Sorpasso maschile (anche se di poco) per libri e video games, al terzo posto tra i regali “most wanted”. Ma è nel settore elettronica che i desideri degli uomini si sbizzarriscono di più, mentre le donne restano indietro a 12.5 punti percentuali di distanza.

Sul budget spesso influiscono, infine, anche le decorazioni e gli addobbi, soprattutto se consideriamo che si tende a spendere sempre di più per l’acquisto dell’albero. Se infatti nel 2013 e 2014 c’era stato un calo del prezzo medio destinato al tradizionale abete natalizio, per il quale si erano spesi tra i 35 e i 39 dollari, nel 2015 è stato superato ogni record: oltre i 50$ in media. Inoltre, si è consolidata nel tempo la scelta di alberi “veri” e non sintetici, esteticamente più belli ma meno resistenti.
@MichelaPiccoli_