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economia

Dalla crisi greca all'era Trump: la corsa dei tassi dei Btp


L’effetto Donald Trump non si è ancora placato sui mercati finanziari. Del resto l’esito elettorale ha sparigliato le carte e indotto la maggior parte dei grandi investitori a rivedere la propria strategia di portafoglio. Così anche ieri l’onda lunga dell’elezione dell’imprenditore newyorchese alla presidenza degli Stati Uniti d’America si è fatta sentire, colpendo soprattutto i titoli di stato, che hanno continuato a perdere quota. I BTp italiani a dieci anni, sul mercato secondario, sono risultati così sotto pressione che il loro rendimento ha superato la soglia del 2%, livello che non si vedeva dal luglio 2015, quando l’Europa tremava per una eventuale uscita della Grecia dall’Unione europea a seguito del referendum. Lo spread italiano si è spinto fino al top di 174,7 punti, per chiudere a 172,7 punti base. Si tratta di soglie superiori a quelle toccate dopo il referendum sulla Brexit, ai livelli dell’agosto del 2014.

Articolo sul Sole 24 Ore del 11 novembre 2016