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economia

Bolletta elettrica più cara per famiglie e imprese? Confronta i dati

 
 
Il prezzo dell’energia nell’Ue dipende da una serie di diverse condizioni di domanda e offerta, tra cui la situazione geopolitica, la diversificazione delle importazioni, costi di rete, costi di protezione ambientale, le condizioni meteorologiche avverse, o livelli di accise e fiscalità. Nella prima metà del 2015 secondo Eurostat sono saliti i prezzi dell’elettricità in Europa e sono scesi quelli del gas. L’Italia si situa tra i Paesi più cari in Ue per la bolletta energetica a carico delle famiglie. In media nell’Ue il costo del gas è salito del 2,4% da metà 2014 a metà 2015, mentre in Italia l’aumento è stato del 3,8%, il sesto più alto tra i 28. Calcolato dal 2010 a oggi l’aumento in Italia è del 2,5% (la media Ue è 2,1%).
Se prendiamo in considerazione le famiglie i prezzi dell’energia elettrica nel corso del secondo semestre del 2015 sono stati i più alti dell’UE in Danimarca (euro 0,304 per kWh), in Germania (euro 0,295 per kWh) e in Irlanda  e Italia (0,24 per kWh). I prezzi dell’elettricità più bassi nell’UE per le famiglie sono stati trovati in Bulgaria ( 0,096 per kWh), Ungheria ( 0,115 per kWh) e la Lituania (0,124 per kWh). Il prezzo dell’energia elettrica per le famiglie in Danimarca è stato 3 volt quello delle Bulgaria.
 
L’ UE-28 prezzo medio (questo prezzo è ponderato con il più recente consumo di energia elettrica nazionale nel settore delle famiglie, che sono dati per il 2014) è di 0,211 euro per kWh. Mentre la percentuale di imposte e tasse nel prezzo di vendita al dettaglio di energia elettrica complessivo per i consumatori domestici  mostra che la quantità relativa di contributo fiscale  più bassa c’è a Malta (4,7%) e Regno Unito (4,8%). Le tasse più alte (in %) si pagano in Danimarca, dove più di due terzi del prezzo finale (69%) è costituita da imposte e tasse.
 
Se infine guardiamo gli standard di potere d’acquisto (SPA)  (vengono eliminate le differenze di livello dei prezzi tra i vari paesi) scopriamo che rispetto al costo di altri beni e servizi, l’elettricità per i consumatori domestici l‘elettricità è più costosa in Portogallo, Germania, Romania e Spagna, mentre era relativamente a buon mercato in Finlandia, Svezia e Lussemburgo.
 
Per le imprese quali sono le componenti dinamiche? 
Per le imprese i prezzi dell’energia elettrica durante il secondo semestre del 2015 sono stati i più alti in Italia, Regno Unito e Germania. Il prezzo medio UE-28 è stato pari a 0,119 per kWh. Le tasse più alte pagano in Germania, dove il 45% è costituito da imposte e tasse non recuperabili.
Più in generale i prezzi dell’energia elettrica sono saliti di nuovo tra il 2010 e il 2014. A partire dal secondo semestre del 2014 infine può essere osservata una tendenza al ribasso. I maggiori aumenti di prezzo tra gli Stati membri dell’Unione europea tra il secondo semestre del 2014 e il secondo semestre del 2015 sono stati osservati in Polonia (+ 4%), Bulgaria e Regno Unito (entrambi oltre + 3%), mentre i prezzi sono scesi in modo significativo a Cipro (-26%), a Malta (-23%) e in Grecia (-11%).
Tabella 8 mostra la composizione del prezzo dell’energia elettrica per i consumatori medi industriali suddivise nelle seguenti 3 componenti principali: energia e approvvigionamento, costi di rete e delle imposte e prelievi. Figura 8 mostra la quota della componente energetica e la fornitura e la quota dei costi di rete. i costi di rete per i consumatori industriali di energia elettrica di medie dimensioni rispetto alla componente e offerta di energia erano relativamente bassi in Bulgaria, Malta e Spagna, mentre erano relativamente alto in Slovacchia e Belgio.

I consumatori domestici di energia elettrica

Con “famiglia” Eurostat si riferiscono alla fascia di consumo domestica standard medio con un consumo annuo di energia elettrica tra i 2 500 ei 5 000 kWh. Tutte le cifre sono prezzi al dettaglio dei consumatori e includono tutte le tasse, oneri e IVA.
 

Elettricità consumatori industriali

Con “consumatore industriale” Eurostat si riferisce alla fascia di consumo standard industriale di media con un consumo annuo di energia elettrica tra 500 e 2 000 MWh.