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tecnologia

Una startup italiana su dieci opera nell'energia. Ecco il business delle rinnovabili


290 miliardi di euro. L’energia pulita è un mercato in forte crescita e offre ampio spazio per le nuove imprese, malgrado la concorrenza del barile low-cost. A livello globale, nel 2015 le fonti verdi hanno registrato un nuovo record, con oltre 290 miliardi di euro investiti nel mondo (+21% sul 2014), oltre il doppio dei 130 miliardi investiti nelle fonti fossili.
2 miliardi. In Italia il mercato ha segnato un incremento a oltre 2 miliardi di investimenti contro il miliardo e mezzo dell’anno precedente. Nel complesso negli ultimi anni la crescita ha rallentato, se si confrontano i ritmi di oggi con gli oltre 10 miliardi investiti nel 2010 o con il botto da 24 miliardi del 2011. 
35%. Le rinnovabili sono una presenza ormai consolidata nel panorama italiano e contribuiscono con un buon 35% al fabbisogno elettrico nazionale.
 
Una startup italiana su dieci, infatti, opera in ambito energetico, in base a uno studio di Bernoni Grant Thornton, condotto in occasione del Good Energy Award, il premio dedicato alle imprese più attente alla sostenibilità, che quest’anno giunge alla settima eidizione. Su 5623 startup presenti in Italia, secondo lo studio, sono ben 598 quelle classificate come “impresa ad alto valore tecnologico in ambito energetico”, ovvero il 10,6%. Dall’elaborazione di Bernoni Grant Thornton sui dati del registro delle imprese, le tre regioni in cui sono più presenti tale tipologia di startup sono la Lombardia con 107 start up green su 1225 (8,7%), l’Emilia Romagna con 82 su 656 (12,5%) e il Veneto con 44 su 413 (10,6%).
Articolo a pagina 37 tratto da Il Sole 24 Ore del 27/05/2016