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cronaca

I buchi nella sicurezza Ue. 28 eserciti e tagli al budget del 9% tra il 2005 e il 2014


9%, è il taglio del budget per difesa e sicurezza operato dall’Ue tra il 2005 e il 2014
20 miliardi di euro, è la cifra che si risparmierebbe unificando gli apparati di sicurezza nazionali
620 milioni di euro, è il budget speso dall’Italia per la difesa e la sicurezza pubblica
All’indomani di un attacco come quello sferrato ieri alla città di Bruxelles, uno dei primi temi di riflessione è quello della sicurezza. Al di là della fonte del pericolo, che opera in modi imprevedibili e tutto sommato nuovi nella scelta degli obiettivi civili, la sicurezza europea presenta una grande falla: la divisione interna. L’Unione europea non dispone di una intelligence comune ma di tanti apparati di sicurezza quanti sono i suoi stati. La conseguenza è che i servizi segreti difficilmente comunicano e la collaborazione è spesso lenta e macchinosa. I budget disposti sono molto diversi: 6,1 miliardi di euro per il Regno Unito, 900 milioni per la Francia, 620 milioni per l’Italia, 545 milioni per la Germania. Nell’ipotesi in cui i sistemi venissero unificati, il guadagno non si fermerebbe alla maggiore efficienza ma sarebbe anche economico: si calcola che sarebbero risparmiati circa 20 miliardi di euro, il 10% delle spese complessive per la difesa.
 
Tratto da Il Sole 24 ORE del 23/03/2016, pagina 6