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tecnologia

Il business degli appuntamenti online: pochi investimenti e ampi margini di guadagno. Negli Usa vale 2,2 miliardi di dollari


91 milioni, sono gli utenti a livello mondiale di siti ed app di dating
2,2 miliardi di dollari, è il fatturato del settore del dating online negli Stati Uniti
8.700, sono gli utenti italiani nel 2014
Un algoritmo che accoppia persone affini, qualche idea innovativa, molti utenti desiderosi di incontrare l’anima gemella e il gioco è fatto: il servizio di online dating è confezionato. Oggi fare conoscenza online è una pratica diffusa, tanto che l’online dating è diventato un mercato molto redditizio. Solo negli Stati Uniti il fatturato è di oltre 2,2 miliardi di dollari, con una crescita attesa di 100 milioni l’anno fino al 2019.  Colosso del settore è IAC (InterActiveCorp), 3,8 miliardi di dollari di capitalizzazione, titolare di applicazioni come Match.com, OKCupid e Tinder (l’app più interessante del momento, 800 milioni di iscritti).
Gli utenti sono tantissimi, nel mondo 91 milioni (in Italia erano 8.700 nel 2014) di cui due su tre, cioè 61 milioni, sono giovani uomini. Il 34% rientra in una fascia che va dai 16 ai 24 anni, il 36% ha meno di 34 anni ed il 19% meno di 44. Forte incidenza hanno le dating app per omosessuali, un’occasione di incontro in più in una società dove spesso non è ben visto l’amore per lo stesso sesso (nel 2001 gli utenti Usa ad aver trovato il partener in rete erano il 14%, oggi la cifra è salita all’80%).
Tratto da Il Sole 24 ORE del 16/02/2016, pagina 29

Ultimi commenti
  • Rina |

    Concordo con le osservazioni fatte dal Sig. Franco. Inoltre quando la responsabilità di certi crack e’ del gruppo dirigente, i manger, quando escono, prendono cifre da capogiro. Alla fine nessuna responsabilità individuale. E lo stato paga. Credo sia necessario risalire a quando Amato privatizzo ‘ tutto il sistema bancario. Le questioni progressivamente hanno peggiorato. Devo dare ragione all’economista Zingales, quando afferma che ” uno stato non funziona quando non crea lavoro, le suole cadono a pezzi, ma aiuta le banche”

  • Rina |

    Concordo con le osservazioni fatte dal Sig. Franco. Inoltre quando la responsabilità di certi crack e’ del gruppo dirigente, i manger, quando escono, prendono cifre da capogiro. Alla fine nessuna responsabilità individuale. E lo stato paga. Credo sia necessario risalire a quando Amato privatizzo ‘ tutto il sistema bancario. Le questioni progressivamente hanno peggiorato. Devo dare ragione all’economista Zingales, quando afferma che ” uno stato non funziona quando non crea lavoro, le suole cadono a pezzi, ma aiuta le banche”

  • Rina |

    Concordo con le osservazioni fatte dal Sig. Franco. Inoltre quando la responsabilità di certi crack e’ del gruppo dirigente, i manger, quando escono, prendono cifre da capogiro. Alla fine nessuna responsabilità individuale. E lo stato paga. Credo sia necessario risalire a quando Amato privatizzo ‘ tutto il sistema bancario. Le questioni progressivamente hanno peggiorato. Devo dare ragione all’economista Zingales, quando afferma che ” uno stato non funziona quando non crea lavoro, le suole cadono a pezzi, ma aiuta le banche”

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