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politica

Terrorismo, più di 32mila le vittime nel 2014. Otto morti su dieci in Afghanistan, Iraq, Nigeria e Pakistan

The Global Terrorism Index è calcolato dall’Institute for Economics and Peace, e ogni anno fornisce una classifica dell’impatto del terrorismo nel mondo in 158 Paesi. L’indice è basato sui dati del Global Terrorism Database (GTD) appartenenti al National Consortium for the Study of Terrorism and Responses to Terrorism (START), il più grande dataset sull’attività dei terroristi con 104mila attacchi analizzati. L’indice è una sintesi di quattro parametri: il numero totale di attacchi terroristici, il numero di vittime, le morti e la stima dei danni.

Il nuovo rapporto indica che sono 32.658 le persone morte nel 2014 per terrorismo, l’80% in più rispetto al 2013. Il 51% delle vittime è stato causato da Boko Haram (6.644 morti, il 77% dei quali civili) e dall’Isis (6.073, il 44% civili). Circa otto morti ogni dieci sono stati registrati tra Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e Siria.

Più precisamente il 78% dei morti e il 57% degli attacchi sono stati condotti in appena cinque Paesi: Afghanistan, Iraq, Nigeria, Pakistan e naturalmente Siria. Tra tutti questi Stati, è proprio quello africano a registrate il maggior aumento percentuale delle vittime. In Nigeria, l’anno scorso, i morti per terrorismo sono stati 7512, con un boom del 300% rispetto all’anno precedente. Ma se guardiamo i numeri assoluti, è l’Iraq a detenere il macabro primato, con oltre 9mila morti, record mai registrato prima in un singolo Paese. Qui l’articolo sul Sole 24 Ore online