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Locazioni di Stato: gli affitti passivi delle amministrazioni costano 915 milioni l’anno

Ultima chiamata per il taglio agli affitti pubblici. Ministeri ed enti statali hanno poco più di una settimana di tempo – fino al 30 giugno per l’esattezza – per mettere a punto il nuovo piano di razionalizzazione degli spazi. Al momento, la spesa per le locazioni passive sfiora ancora il miliardo: per l’esattezza si spendono 915 milioni ogni anno. Di questi solo il 30% è considerato materialmente “aggredibile”: di fatto, cioè, secondo l’agenzia guidata da Roberto Reggi il dimezzamento degli affitti potrà avvenire dal prossimo anno solo su 303 milioni di canone, con un risparmio quindi a regime pari a circa 150 milioni annui. Che si vanno ad aggiungere ai 66 già portati a casa negli anni precedenti. A condizionare il risultato pesa soprattutto la quota di locazioni, esplosa con le cartolarizzazioni dell’era Tremonti (fondo Fip e Patrimonio 1). I contratti d’affitto degli immobili conferiti, infatti, sono “blindati” fino al 2023 e fino a quella data continueranno a pesare sulle casse pubbliche per 250 milioni l’anno.

Gli affitti delle amministrazioni statali costano ancora 915 milioni di euro l’anno. I canoni riducibili nel 2015 sono però solo un terzo di quelli totali e potrebbero portare ad un risparmio netto di 150 milioni l’anno. Dal 2010 ad oggi la spending review sugli affitti ha portato ad un risparmio di 66 milioni di euro

Tratto da Il Sole 24 ORE del 22/06/2015, pagina 9