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economia

Nutrizione: la mappa del fabbisogno di cibo del mondo negli ultimi 20 anni

Come al solito prima un po’ di numeri. Più di due miliardi di persone continuano a soffrire di carenze nutrizionali come la vitamina A, ferro, zinco e iodio. Circa 805 milioni di persone sono stimate per essere cronicamente sottonutrite nel 2012-14 . Questo numero è sceso di 100 milioni negli ultimi dieci anni e 209 milioni dal 1990-92 . Parallelamente, l’obesità oggi colpisce circa 500 milioni di persone.

La Fao stima che entro il 2030 a causa della crescita della popolazione mondiale fino a 8 miliardi e a 9 miliardi entro il 2050, la domanda di energia e acqua potrebbe aumentare del 40% con un aumento della richiesta di cibo di oltre il 50% rispetto alle attuali esigenze. Ogni anno, calcola Faostat, produciamo non meno di 5 miliardi di tonnellate di cibo. Come dire, non è solo un mondo difficile e diseguale ma anche pericolosamente squilibrato. Ma questo si sa da decenni.

Ciò detto  abbiamo voluto in questa Info fornire una mappa dell’approvvigionamento energetico alimentare (Dietary energy supplies)  un indicatore usato anche per misurare la variazione delle disponibilità alimentari. Il Des è sostanzialmente il cibo disponibile per il consumo umano espresso in chilocalorie per persona al giorno. Nel 1961, si legge nel report della Fao, la disponibilità globale media di calorie era di 2.193 Kcal/cap/day. Cinquantanni dopo era salita a 2.868 Kcal/cap/day. Per rappresentare le disuguaglianza negli ultimi 20 anni (2011-1991) abbiamo tracciato una linea a quota 2700.  Per gran parte della popolazione il miglioramento è apprezzabile.

 

Una considerazione: considerando l’Ue come un aggregato, si constata che i livelli di Des sono aumentati dalle 2.930 kcal/p.c./giorno del 1961- 1963 alle 3.530 kcal/p.c./giorno del 2001-2003, vale a dire un incremento superiore al 20%. Quindi i Paesi che negli anni ’60 registravano livelli di reddito relativamente bassi sono quelli che hanno conosciuto la crescita più veloce. I Paesi del Mediterraneo, ad esempio, hanno raggiunto rapidamente la media dell’Ue, perfino superando Paesi della stessa regione in precedenza più ricchi.