Nel 2014 l’export italiano di vino ha stabilito un nuovo record con 20,4 milioni di ettolitri (+0,8%) e 5,11 miliardi di euro (+1,4%). A conti fatti un buon risultato se si pensa alla violenza della crisi russa (-10,5%) e allo scivolone del nostro primo mercato, la Germania (-4,4%). L’anno scorso sono aumentati i volumi importati, +2%,in Italia ma è calata la spesa: da 321 milioni del 2013 ai 301 dell’anno scorso. Forse la consapevolezza di una produzione interna inferiore rispetto a quella del 2013 ha indotto gli operatori italiani a incrementare gli acquisti all’estero proprio nella parte finale del 2014.
Il grafico mostra i valori, i volumi e i prezzi del vino italiano all’estero per il decennio 2003-2013 e le stime del 2014. Nel tempo si nota una crescita costante del valore del prodotto che ha superato i 5 miliardi lo scorso anno, mentre i volumi hanno subito alti e bassi, chiudendo però il 2014 con più di 2 miliardi di litri.
Gli Stati Uniti sono i primi importatori (4 miliardi di euro), seguiti dal Regno Unito (3,8 miliardi di euro), in cui si è verificato un consumo interno di vino per il 99% italiano. Anche in Giappone il prodotto italiano è stato scelto dal 98% dei consumatori.
Da Il Sole 24 ORE del 18 marzo 2015, pagina 14.
