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economia

(Mezza) Italia è diventata la locomotiva d’Europa

Si tratta, ma questo non stupisce, dell’Italia del Nord. Con un’incursione al centro che coinvolge Toscana e Lazio. È quella parte del Paese, colora in azzurro sulla mappa, in cui il Pil pro capite del 2017 ha superato la media europea. Circostanza che unisce le regioni settentrionali ad Austria e Belgio, oltre che a larghe fette di Germania, Svezia, Danimarca, Irlanda e Regno Unito. Il valore più alto lo si registra nell’Inner London West: fatta 100 la media europea, qui il Pil pro capite ha raggiunto quota 630.

Da notare, il filtro in alto a sinistra consente di zoomare su una singola nazione, un fenomeno comune a diversi Paesi dell’Est Europa. Realtà nelle quali il Pil pro capite è generalmente inferiore alla media continentale, con l’eccezione della regione della capitale. Vale in Repubblica Ceca con Praga, in Polonia con Varsavia, in Romania con Bucarest, in Ungheria con Budapest: nelle regioni che fanno capo a queste città, il valore del Pil pro capite supera la media europea.
Un discorso che vale, fatte le debite proporzione, anche per Berlino e il territorio della vecchia Germania Est. Ma anche, più curiosamente, per Francia e Spagna. È vero che ci sono zone di queste nazioni in cui il prodotto interno lordo è superiore alla media, ma l’Ilê-de-France e la Comunidad de Madrid sono immerse in territori in cui il Pil è inferiore a quello continentale.