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cronaca

Addobbi di Natale e calendari: negli Usa i supermercati battono l’ecommerce

 

Natale comincia l’8 dicembre. Tradizione vuole infatti che nel giorno dell’Immacolata vengano allestiti alberi e presepi. E, mescolando al sacro il profano, che si dia il via alla corsa ai regali. Già, il periodo che porta verso il 25 dicembre è innegabilmente anche un’occasione per misurare i comportamenti di consumo delle persone. Capire quanto spendano è un’indicatore della salute dell’economia di un Paese. Comprendere dove facciano i loro acquisti racconta invece l’evoluzione del commercio.

 

Ed è proprio con questo obiettivo che Statista, portale americano che pubblica statistiche e ricerche di mercato, ha effettuato un sondaggio per capire i comportamenti di consumo in vista del Natale 2018. La platea, ovviamente, è quella americana.

Infodata riporta qui i dati relativi alle decorazioni natalizie e ai calendari dell’Avvento. Numeri che dicono che, almeno per questo tipo di prodotti, i negozi fisici battono quelli virtuali. Intanto, i calendari dell’Avvento. Alla domanda relativa alla cifra spesa per l’acquisto, ecco cosa hanno risposto gli americani:

 

 

Un terzo degli intervistati non andrà oltre i 30 dollari. Uno su quattro, invece, si limiterà a spenderne meno di 10. Utilizzando il filtro anagrafica posto in alto a sinistra è possibile visualizzare i risultati per genere, età e fascia di reddito. Si scopre così che le donne (5,9%) sono più propense degli uomini (2,2%) a tagliare del tutto questa spesa. Ma anche che più si cresce e meno importanza si dà a questa tradizione. Il 30,6% degli under 29 è infatti disponibile a spendere per il countdown natalizio più di 100 dollari, cifra che nessun over 60 si sente di investire. I nipotini, insomma, dovranno accontentarsi di calendari dell’Avvento più economici (magari per poi rifarsi a Natale).

 

Sui comportamenti di acquisto incide, ovviamente, anche la fascia di reddito. Tra chi guadagna meno di 50mila dollari l’anno si concentrano le risposte di chi non vuole spendere più di 30 euro. Mentre chi dichiara più di 100mila euro è più disposto a pagare cifre superiori ai 100 dollari per acquistare un calendario dell’Avvento. Bene, ma poi cosa si trova dietro le caselline da scoprire ogni giorno dal 1 al 25 dicembre?

 

 

Cioccolato, ça va sans dire. Più della metà degli intervistati sceglie calendari dell’Avvento con sorprese a base di cacao. Ora, detto che il totale può superare 100 perché era possibile la risposta multipla, si segnalano un 30% di calendari a base di caramelle. E un 16% contenenti quello che gli americani chiamano superfood. Ovvero cibi che si suppone facciano bene alla salute. Nello specifico, si tratta di frutta secca. Un modo come un altro per sciacquarsi la coscienza alimentare in vista delle abbuffate natalizie. Da notare che i calendari dell’Avvento a tema cioccolato piacciono soprattutto ai più giovani (li ha scelti il 66% degli under 30). Mentre età e fascia di reddito non incidono sulla preferenza che gli americani accordano al principale derivato del cacao.

 

Esaurito il discorso sui calendari dell’Avvento, che anche in Italia hanno fatto la loro comparsa già dallo scorso fine settimana, i numeri raccolti da Statista permettono di valutare anche la spesa e i comportamenti di acquisto relativi alle decorazioni natalizie. Che magari oltreoceano riguardano più l’albero che il presepe. Ma pur sempre di addobbi da rimuovere con l’Epifania si tratta. Intanto, dunque, la spesa:

 

 

In questo caso la situazione è molto più variegata. Il 28,6% degli intervistati conta di spendere più di 150 dollari. Un ulteriore 26,3% scende a consigli decisamente più miti, stanziando meno di 50 dollari. Mentre il 21,8% è disposto ad arrivare fino a 100 dollari. Sono gli uomini i più propensi a spendere più di 150 dollari (il 34,6% contro il 23,2% delle donne). E ancora una volta, sono i più giovani i più spendaccioni. Il 37,3 degli under 29 spenderà la cifra massima, contro appena il 16,4 degli over 60. Che però magari le decorazioni le hanno acquistate in passato e le hanno conservate con cura. Incide, ovviamente, anche la fascia di reddito. Tra chi guadagna meno di 50mila dollari l’anno la risposta più comune rispetto alla spesa per decorazioni natalizie è di un massimo di 50 dollari. Mentre chi guadagna oltre i 50mila dollari è più propenso a spendere più di 150 dollari. Bene, ma dove vengono spesi questi soldi? Dove, cioè, si acquistano le decorazioni natalizie?

 

 

Il 54% degli intervistati ha affermato di affidarsi al supermercato o al discount per l’acquisto delle decorazioni natalizie. Solo il 27%, invece, utilizza le piattaforme di ecommerce. Una piccola rivalsa, insomma, da parte dei negozi fisici rispetto a quelli digitali. Piccola, però, perché se si guarda all’età, si capisce come evolverà questo particolare mercato: il 36,3% degli under 29 ha comprato on line gli addobbi, contro il 19,3% degli over 60. Interessante notare che sulla scelta dell’ecommerce incida anche il reddito. Il 33% di chi guadagna più di 100mila dollari ha scelto di comprare in rete, contro il 25 di chi ne dichiara meno di 50mila. Nessuna differenza di genere, invece, da questo punto di vista. Per risparmiare, le donne scelgono il discount: il 58,3% delle intervistate ha comprato qui gli addobbi, contro il 48% degli uomini. Una scelta più vicina alla tradizione per rispettare la tradizione degli addobbi di Natale.