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Mondiali 2018: niente sorprese, l’Inghilterra batterà la Svezia - Info Data
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Mondiali 2018: niente sorprese, l’Inghilterra batterà la Svezia

Sta viaggiando all’impressionante media di 2 gol a partita. E poco importa che quattro delle sei reti siano arrivate su calcio di rigore: sarà Harry Kane l’uomo chiave nella sfida tra Inghilterra e Svezia. E sarà grazie a lui che gli inglesi arriveranno in semifinale.

L’attaccante inglese del Tottenham Hotspur, capocannoniere della competizione, ottiene infatti un punteggio di 9,05. Mentre Ola Toivonen, centravanti del Tolosa scelto per rappresentare la Svezia, si ferma a 1,84. Una differenza che si potrebbe definire abissale. E che si spiega innanzitutto con le reti messe a segno.

Appena una quella di Toivonen, mezza dozzina, come detto, quelle di Kane. Reti, quelle dell’inglese, oltretutto decisive per le vittorie contro Tunisia e Panama e per il pareggio contro la Colombia, sfida poi conclusasi ai calci di rigore. Guardacaso, tutti e tre i match nei quali la punta britannica è scesa in campo. Contro il Belgio, infatti, non ha giocato. Per dirlo in altre parole: se Kane gioca, l’Inghilterra vince. Purtroppo per la Svezia, non si può dire lo stesso di Toivonen.

L’attaccante inglese fa meglio del rivale anche sotto il profilo dei tiri in porta, 0,6 punti contro 0,2, e di quelli indirizzati nello specchio, 0,8 contro 0,3. Così come per quanto riguarda i passaggi completati: 0,82 contro 0,59. Nessuno dei due ha ricevuto cartellini, ha sbagliato rigori o realizzato un autogol, circostanze che fanno scattare i malus. Il risultato, come anticipato è di 9,05 contro 1,84 in favore di Kane. In semifinale, secondo Infodata, ci vanno gli inglesi.

Come abbiamo elaborato i dati: premesso che il calcio non è esattamente l’argomento meglio conosciuto da chi lavora a Infodata, per elaborare i numeri che ci hanno portato a queste previsioni abbiamo preso in considerazione alcune statistiche, come i gol e i tiri in porta, calcolando quindi la media sulle tre partite del girone disputate. Quindi abbiamo moltiplicato questo valore per un coefficiente, scelto in maniera del tutto arbitraria, che permettesse di pesare ciascun elemento. Così un gol ha come coefficiente 3, la rete decisiva per la vittoria 1 (se, ad esempio, la partita è finita 3-0 vale il primo gol, se è terminata 3-1 il secondo segnato dalla squadra vincente), la marcatura che vale il pareggio 0,5. I tiri nello specchio della porta valgono 0,4, i tiri in generale 0,2. Infine, i passaggi completati 0,05. Oltre ai bonus, ci sono anche i malus. Sbagliare un rigore vale -3, lo stesso accade se si viene espulsi o se si realizza un autogol. Un cartellino giallo ha invece un coefficiente di -1. La somma dei valori medi degli indicatori moltiplicati per i coefficienti ha dato un punteggio finale. Ed è sulla base di quest’ultimo che Infodata “predice” chi vincerà. Con il forte sospetto che il verdetto del campo sarà molto diverso.