Indica un intervallo di date:
  • Dal Al
finanza

Banche: l’effetto della Mifid2 sui big del risparmio gestito

 

Chi ha paura di Mifid 2? L’aggiornamento della direttiva sui servizi di investimento appena entrato in vigore ha messo in guardia l’intero mondo del risparmio gestito italiano e non poteva essere altrimenti visti gli inevitabili maggiori costi che l’implementazione delle nuove norme comporta e anche la possibile riduzione dei margini collegata alla richiesta di maggiore trasparenza sui prezzi dei prodotti e dei servizi finanziari. Pochi invece si sono fino a questo momento concentrati sugli effetti indiretti, determinati dalla possibile reazione degli attori sul mercato: opportunità quali la ricerca di nuove fonti di ricavo legate allo sviluppo di nuovi prodotti e alla consulenza finanziaria che, se sfruttate con abilità, potrebbero anche ribaltare la situazione garantendo a regime e nell’arco di 5 anni maggiori entrate fino a 3,5 miliardi di euro .
Continua pagina 21 Maximilian CellinoContinua da pagina 1 Un’idea di ciò che potrebbe accadere in conseguenza di Mifid 2, non certo nell’immediato ma nel medio termine, la fornisce uno studio curato da Excellence Consulting, che quantifica anche in circa 3,5 miliardi di euro annui l’impatto favorevole a regime sui ricavi dell’intera filiera del risparmio gestito italiano. Si tratta di un esito sotto certi aspetti inatteso, che scaturisce però dall’attenta analisi di ciascuno dei fenomeni, positivi o negativi, indotti dalla direttiva e che si basa soprattutto sull’applicazione al caso italiano di risultati legati a esperienze simili che si sono verificate in Paesi limitrofi, a partire dalla normativa Retail Distribution Review (Rdr) che ha interessato la Gran Bretagna.

Articolo sul Sole 24 Ore del 9 gennaio 2018