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cronaca

2017: Isis, clima e cyberterrorismo. Le grandi minacce che spaventano il mondo

Uno studio del Pew Research Center ha provato a sintetizzare le minacce e le paure più diffuse nel globo. Al vertice di questa sorta di classifica delle minacce ci sarebbero l’Isis e cambiamento climatico. Non la minaccia nucleare della Nord Corea ma c’è da dire che lo studio è di maggio, prima della recentissima escalation. Più nello specifico lo studio è stato condotta tra 41.953 intervistati in 38 paesi nel mese di maggio 2017. Le risposte prese in considerazione nella ricerca sono state solo quelle relative alle minacce verso cui l’intervistato si è detto “molto preoccupato”.

E’ interessante come la storia delle minacce globali nel 2017 sia in parte di natura regionale. Più in generale il terrorismo di matrice jihadista dell’Isis è in testa alla classifica e viene segnalato come la minaccia che più terrorizza 18 dei 38 Paesi nei quali è stata condotta l’indagine. Questa paura è diffusa principalmente tra Europa, Medio Oriente, Asia e Stati Uniti, in Paesi che, in buona parte, hanno vissuto sulla propria pelle gli attacchi terroristici del gruppo jihadista. Al secondo posto c’è invece la paura per i cambiamenti climatici, avvertiti come minaccia in 13 Paesi, soprattutto in America Latina e Africa. Seguono il terrore per i cyberattacchi (avvertito soprattutto in Giappone e Stati Uniti) e quello per le condizioni dell’economia internazionale, sentito in particolar modo in Grecia e Venezuela, Paesi che, fa notare il Pew Research Center, hanno dovuto affrontare difficili condizioni economiche negli ultimi anni. Il flusso dei profughi è senza dubbio una delle principali minacce che incombono in particolare sull’Europa, ma ad avvertirla come paura più grande è un solo Paese: l’Ungheria. Le superpotenze Usa, Russia e Cina fanno paura ad un terzo della popolazione mondiale. L’influenza americana è la maggiore preoccupazione della Turchia, mentre la Cina rappresenza una minaccia soprattutto per Corea del Sud e Vietnam. La Russia, invece, incute timore alla Polonia.

 

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