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tecnologia

Cosa c’è dentro Nintendo Switch?

Come si presenta. Concettualmente è una console portatile che si connette al televisore di casa. Si presenta quindi come una sorta di Playstation Vita (le dimensioni sono un po’ quelle).  Un tablet quindi con display Led multi-touch da 6,2 pollici  a risoluzione di 720p (quindi niente 4k).   Sui bordi della console il modulo Wifi e la porta Usb-c che serve per ricaricare la batteria, e  uno slot per inserire una scheda microSD ( non compresa nella console).  All’interno della confezione troviamo due Joy-Con e due laccetti con tasti laterali per utilizzarli separatamente. Un supporto (si chiama Grip) che consente di unire i due Joy-Con per formare un controller.  E poi c’è la base di   Nintendo Switch che serve per alimentare la console portatile e connetterla al televisore attraverso un cavo  HDMI.  Qui trovate la recensione sul Sole 24 Ore.com

 

Dai lati del display da 6,2 pollici si staccano due controller chiamati Joy-Con. Piccoli a forma di telecomando degli anni Ottanta (ricordano vagamente quelli della Wii) sono la verà innovazione della console. Come detto si possono “incastrare” ai lati del tablet, possono essere usati indipendentemente, impugnandoli uno per mano o insieme come se fossero un controller unico.  Si possono quindi collegare alla console o può essere dato a un amico. Si può quindi giocare in otto contemporaneamente, o un paio in locale e gli altri connessi. Ogni controller è un oggetto indipendente e contiene un accelerometro e un sensore di movimento. Quello destro ha un sensore Nfc che permette di interagire con i pupazzetti di plastica Amiibo e una telecamera Ir in grado di rilevare la distanza, la forma e il movimento degli oggetti. Quello sinistro ha un pulsante per catturare le immagini di gioco. La vibrazione è piuttosto realistica grazie alla funzione Rumble Hd e si potranno collegare fino a oggi giocatori per giocare contemporaneamente senza fili. E quindi supporterà il gioco multiplayer via Wi-Fi. C’è da dire che sono un po’ piccini. Comodi ma piccini.

L’hardware. Come sempre non ci sono specifiche tecniche complete. Si apprendono dettagli da siti specializzati come Digital Foundry e riviste tecniche che si sono prese la briga di aprire il Nintendo Switch per guardarlo davvero da vicino. Posto che, come abbiamo a più riprese ripetuto, Nintendo non è una tech company come le altre e quindi non fa a gara per imbottire le proprio console di tecnologia di ultima generazione, andiamo a vedere cosa c’è davvero dentro. La cpu è un quattro core ARM Cortex-A57 (2 GHx massimo) con architettura a 64 bit. Quindi progettata per avere consumi di energia ottimali in mobilità. . Come acceleratore grafico abbiamo sicuramente una Nvida con ogni probabilità Tegra X-1  con 256 CUDA cores (1 GHz massimo), 1024 FLOPS/cycle. Non l’ultimissimo modello quindi. La memoria di sistema è di 32 Gb (davvero pochino) quindi sarà necessario acquistare Micro Sd Card. L’architettura quindi ci propone una avanzatissima piattaforma di gioco in mobilità. L’autonomia della batteria dovrebbe superare agilmente le cinque ore, meglio della Nintendo 3Ds e della Ps Vita. Come console domestica invece non è paragonabile in termini di prestazioni a Xbox One e Ps4. Ma, ci teniamo a ribadirlo, Nintendo non ha mai prodotto macchine da corsa. Costruisce giocattoli, giocattoli tecnologici che sanno essere innovativi e parlare diretti al bambino che c’è in noi.