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finanza

Tra Francia e Italia «nozze» da 154 miliardi in 20 anni

Il mercato delle fusioni e acquisizioni tra Italia e Francia in questi anni ha visto, nella gran parte dei casi, i francesi rivestire il ruolo del predatore e gli italiani quello di preda. Lo dimostrano in maniera inequivocabile i dati di Dealogic sulle operazioni di M&A che, negli ultimi 20 anni, ci sono state tra i due Paesi. Dal 1996 ad oggi infatti sono state fatte acquisizioni di aziende francesi in Italia per un controvalore di 101,5 miliardi di euro. La cifra è pari quasi al doppio di quanto investito, nello stesso lasso di tempo, dalle aziende italiane in Francia: 52,5 miliardi. Il valore della torta del mercato delle fusioni e acquisizioni tra i due Paesi negli ultimi 20 anni ha superato i 154 miliardi di euro ma la spartizione non è stata equa. È stata soprattutto la crisi economica a innescare questo trend. Fino al 2005 anzi erano le italiane a risultatare in testa dato che, sommando il controvalore dal ’97 al 2005, le acquisizioni italiane in Francia risultavano pari a 20 miliardi contro i 13 dei francesi. Dal 2006 (anno degli affari Bnl-Bnp e Cariparma-Agricole) e soprattutto dopo lo scoppio della crisi c’è stata l’inversione di tendenza che ha visto gli investotori d’oltralpe giocare sempre più il ruolo di conquistatori.
Articolo sul Sole 24 Ore del 22 gennaio 2016